Ecco era Lorena Quaranta la studentessa di Medicina morta strangolata a Messina, il suo compagno ha confessato l’omicidio. Tutti i terribili dettagli.
L’omicidio di Lorena Quaranta ha sconvolto la città di Messina. Nel suo ultimo post tragiche parole ora profetiche, ecco chi era la studentessa di Medicina vittima di femminicidio.
Chi era Lorena Quaranta
Lorena Quaranta era originaria di Favara nella provincia di Agrigento.
Per seguire il suo sogno si era trasferita a Messina dove seguiva il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia ed era già al sesto anno.
Le foto ed i post della giovane Lorena raccontano di una ragazza bella e con un gran cuore come dimostrano le sue dediche ad infermieri e medici che si spendono in questo tragico momento di epidemia da coronavirus.
“Ora più che mai bisogna dimostrare responsablità ed amore per la VITA.”
Recita il suo ultimo post sul suo profilo Facebook e le sue parole sembrano ora tristemente profetiche.
La 27enne viveva con il suo compagno in un quartiere residenziale di Messina sito in via delle Mimose.
La love story dei due giovani entrambi futuri medici, pareva essere serena come emerge dalle fotografie postate sui social proprio da Lorena.
Ma evidentemente qualcosa è accaduto perché la giovane è rimasta vittima di un terribile femminicidio che ha sconvolto tutta la comunità.
Il terribile femminicidio a Messina
La chiamata che ha raggelato tutti è arrivata ai carabinieri di Furci Siculo questa mattina 31 marzo.
E’ stato proprio il fidanzato di Lorena a chiamare confessando di averla strangolata al culmine di una lite.
Antonio De Pace, 28 anni, anche’egli studente di Medicina, avrebbe anche tentato il suicidio con un’arma da taglio sui polsi ma non ci sarebbe riuscito ed i soccorsi arrivati sul posto lo avrebbero portato in ospedale.
Al momento resterebbe all’ospedale sotto controllo dagli agenti ma non sarebbe a rischio vita.
Il Procuratore Maurizio De Lucia ha disposto l’inchiesta e per i primi rilevamenti sulla scena del delitto sono giunti carabinieri e medico legale
Matteo Francilia sindaco di Furci Siculo ha rivolto alla giovane ed alla sua famiglia parole commosse da parte di tutta la comunità:
“E’ un dramma nel dramma stamattina ci siamo svegliati con la notizia di questa tragedia…Chi si macchia di simili gesti deve marcire in galera”