L’omicidio Pamela Mastropietro torna protagonista per l’archiviazione dell’accusa di stupro: le parole dello zio. Ecco cosa è accaduto.
C’è una archiviazione in merito all’omicidio di Pamela Mastropietro che riguarda l’accusa di stupro. Le parole dello zio.
L’accusa di stupro nei confronti della Mastropietro
La Procura di Macerata ha archiviato l’inchiesta in merito ai due uomini accusati di stupro nei confronti di Pamela, il giorno prima del suo terribile omicidio avvenuto il 30 gennaio 2018.
Gli inquirenti avevano messo gli occhi su un uomo di 50 anni di Modigliano che si era prestato a dare un passaggio alla vittima dopo il suo allontanamento dalla Comunità. Poi un tassista di origini argentine l’avrebbe fatta dormire a casa sua. Tutti e due sono stati accusati di avere avuto rapporti intimi con la ragazza e di essersi approfittati del suo stato di difficoltà.
La denuncia è ora stata archiviata per un difetto di querela. Come si legge su AdnKronos lo zio – nonché avvocato della famiglia – ha asserito:
“la motivazione è che essendo maggiorenne solo pamela avrebbe dovuto presentare denuncia. nessun altro avrebbe potuto farlo se non lei stessa, uccisa però in via spalato il giorno dopo la violenza”
Lo zio avvocato evidenzia che tutta la famiglia fosse preparata ad un esito del genere. Mette inoltre nero su bianco come questo caso sia stato seguito in maniera particolare:
“rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche affinché nelle opportune sedi, si colmino questi vuoi, di modo che – nella malaugurata ipotesi dovesse ripresentarsi un episodio simile non venga negata ai familiari la possibilità di adire autonomamente le vie giudiziarie”
Sperando che la vicenda terribile della povera Pamela possa servire per il futuro.