Il processo per il tragico omicidio di Pamela è iniziato ma Oseghale continua a dichiararsi innocente
Il processo per l’ omicidio drammatico di Pamela Mastropietro processo e la mamma spera nel massimo della pena per il colpevole, che continua a dichiarare di non aver compiuto l’omicidio.
L’omicidio di Pamela Mastropietro
E’ passato quasi un anno da quel terribile omicidio, dove la ragazza è stata drogata, violentata, uccisa e poi tagliata a pezzi. Una volta che il corpo è stato smembrato, i pezzi sono stati messi in due trolley differenti lasciati poi sul ciglio della strada dove sorge la comunità di recupero dove Pamela era stata ricoverata per un recupero.
Un omicidio orrendo, dove i resti – secondo l’autopsia, sono stati anche ripuliti con la candeggina con il cuore rimosso e sparito come da pratica nigeriana solitamente in uso.
Il processo a Oseghale
Questa mattina il primo faccia a faccia tra madre della vittima e il presunto omicida, con decine di persone davanti al Tribunale che attendono la sentenza tra palloncini e slogan di supporto – allontanate per motivi di sicurezza.
Oseghale si è dichiarato colpevole in merito alla dose di eroina letale data alla ragazza e allo smembramento, ma nega di averla violentata e uccisa.
Alla prima udienza della Corte d’assise di Macerata, gli avvocati difensori della madre di Pamela chiedono il massimo della pena visto il coinvolgimento dell’uomo in tale operazione. Non solo: è ancora da chiarire se l’uomo – visto che nega la violenza – sia stato aiutato da qualche complice che potrebbe essere all’interno della comunità stessa dove era ricoverata la povera ragazza.