Si stringe il cerchio sull’omicidio di Luca Sacchi, con la svolta inerente su Anastasiya e le intercettazioni con le ultime parole prima dell’omicidio
Il dolore della famiglia dopo l’omicidio Sacchi è sempre più forte, soprattutto dopo la svolta sulla fidanzata Anastasiya e le intercettazioni emerse.
Le parole della mamma della vittima
Nella giornata di ieri c’è stata una svolta nel caso e proprio la fidanzata della vittima è stata indagata e sottoposta all’obbligo di firma. Nel suo zainetto – secondo quanto ricostruito dal pm – c’erano 70mila euro che sarebbero serviti ad una compra vendita di sostanze stupefacenti.
Anche per Giovanni Princi è scattata l’indagine, mentre per un altro ragazzo di 22 sono scattate le manette con l’accusa di aver fornito l’arma del delitto a Valerio Del Grosso.
I genitori della vittima sono rimasti sconcertati di fronte a quando accaduto, su una ragazza che solo fino a ieri frequentava la loro casa e veniva trattata come una figlia.
La mamma di Luca è intervenuta anche a Quarto Grado, raccontando di uno sguardo che le è sempre rimasto impresso:
“questa estate ho visto uno sguardo tra i due – anastasiya e uno dei ragazzi coinvolti nella presunta trattativa – non so se di intesa o qualcosa di più”
Evidenziando di aver detto al figlio di fare attenzione alle persone a lui vicine:
“ma pensavo ad una intesa tra i due”
Ora i genitori chiedono la verità per una morte terribile che ha portato via loro il figlio, in un attimo.
Le intercettazioni su Valerio Del Grosso
Corriere della Sera riporta le varie intercettazioni con le parle di Valerio Del Grosso poco prima dell’omicidio:
“ascoltami, ma se famo invece comeeee…sentime, sto con un amico mio (pirino) bello fulminato. ma se invece io vengo a prendere quella cosa che mi hai detto e glieli levo tutti e settanta?”
Valerio Del Grosso parla con Marcello De Propris dalla quale attende la fornitura di 15 chili di sostanze stupefacenti, per concludere uno scambio. Ma la sua intenzione è di prendere il famoso zaino con dentro tutti e i 70mila euro senza la consegna della merce.
Lo stesso avrebbe anche fornito l’arma del delitto, valendo così una accusa per concorso in omicidio.