Ha provato ad avvisare il genero ma è stato tutto inutile, l’omicidio-suicidio accaduto a Torino che ha visto coinvolte una madre ed una figlia. I dettagli.
Una tragedia della disperazione è accaduta a Torino, coinvolte due donne vittime di un omicidio-suicidio. Ecco i dettagli della vicenda.
L’omicidio-suicidio di Torino
La notizia di un tragico omicidio-suicidio accaduto in famiglia e giunti dal capoluogo piemontese il 5 luglio.
Protagoniste due donne: una mamma di 60 anni ed una figlia di 33.
Come riporta La Stampa il dramma si è consumato in un appartamento di Torino situato in corso Racconigi dove la 33enne Chiara Rollo abitava da qualche tempo.
La donna era infatti originaria della Puglia e si era trasferita in Piemonte per cominciare una vita insieme al suo fidanzato.
Da ciò che emerge dalle prime ricostruzioni pare che le due donne abbiano litigato in maniera molto accesa e che la 33enne abbia aggredito la madre con un coltello.
Luana Antonazzi, 60 anni, è quindi morta in maniera truce sotto i fendenti della figlia che in seguito ha deciso di suicidarsi.
Chiara si è dunque gettata dal balcone dell’appartamento, al 9 piano della palazzina, spirando sul colpo.
Le ultime disperate parole della mamma
La scioccante vicenda ha colpito i vicini che hanno sentito impotenti quanto accadeva nell’appartamento.
Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito l‘ultimo disperato appello della vittima, come riporta Giallo:
“Non mi puoi fare questo”
Avrebbe gridato Luana Antoniazzo prima di morire.
Sempre secondo quanto emerge la donna avrebbe anche cercato di chiedere aiuto con un ultimo disperato tentativo.
Già con le mortali ferite aveva infatti preso il telefono e mandato un messaggio al fidanzato della figlia.
Purtroppo il suo appello è rimasto inascoltato perché il genero non è riuscito a vedere in tempo quel triste messaggio che avrebbe potuto salvare la vita della 60enne.
A quanto riporta il settimanale le notizie che emergono sul movente parlano di problemi di natura psichica preesistenti per la figlia.
La madre, saputo che Chiara aveva perso da poco il lavoro, era corsa a Torino per convincerla a tornare con lei in Puglia e poterla accudire.
Non è stato però possibile convincerla ed anzi, la figlia ha deciso di far finire in tragedia la vita di entrambe.