L’omicidio Vannini torna sotto i riflettori e questa volta la Cassazione dovrà firmare il capitolo finale al 7 settembre 2020. Cosa è stato chiesto?
L’omicidio Vannini è uno dei casi di cronaca nera che ha sconvolto di più la nostra Italia. Troppi i misteri, ma ora la Cassazione è chiamata a firmare il capitolo finale.
I tasselli mancanti della morte di Marco
Il povero ragazzo di Ladispoli è morto a casa Ciontoli, con un colpo di pistola che lo ha lasciato agonizzante per lunghe ore. Omissione di soccorso e questo ragazzo che urlava per essere aiutato da qualcuno: le chiamate annullate al 118 che si aggiungono a tutte le dichiarazioni fatte negli anni.
A tutto questo si aggiungono – anche grazie a Le Iene e al coraggio di una madre che non si è mai arresa – le testimonianze dei vicini di casa dei Ciontoli e del super testimone Vannicola dove emerge una svolta nel caso.
Secondo Vannicola infatti, il maresciallo Izzo avrebbe dichiarato che ha sparare fosse stato Federico e non Antonio, consigliando poi al capo famiglia di prendersi la colpa.
Ma ora cosa dovrà decidere la Cassazione?
La decisione della Cassazione nel 2020
Il 7 febbraio del 2020 la Cassazione è chiamata a firmare l’ultimo capitolo di questo intreccio misterioso, che ha portato alla morte del povero Marco, come racconta nel dettaglio il Corriere della Sera.
I giudici dovranno quindi decidere tra la richiesta di annullamento della sentenza dei giudici d’Appello – mentre i secondi chiedono che venga ridotta la pensa fissata a cinque anni per omicidio ad Antonio Ciontoli.
Gli scenari che si potrebbero presentare sono molti, dalla conferma della sentenza d’Appello – diventando così definitiva – oppure accogliere il ricorso dei legali della famiglia della vittima.
In questo ultimo caso, verrà svolto un nuovo processo di secondo grado con l’imputazione di omicidio volontario. Cosa potrà ancora emergere sino al prossimo anno?