L’avvocato Gnazi spiega perché non ha rivelato prima della denuncia delle due prostitute ad Antonio Ciontoli in carcere per l’omicidio Vannini.
Ciontoli sarebbe stato giudicato diversamente se fosse emersa prima la denuncia delle prostitute? L’avvocato dei Vannini che assiste la famiglia per l’ omicidio di Marco svela perché non ha detto di aver difeso Antonio in passato.
Le ultime rivelazioni sull’omicidio Vannini
In carcere per l’omicidio di Marco Vannini risalente al 2015 si trova attualmente Antonio Ciontoli, il padre della fidanzata Martina a cassa della quale fu ucciso il povero ragazzo con un colpo di pistola.
Le sentenze di primo e secondo grado hanno indignato l’opinione pubblica ed ora anche per i giudici della Cassazione il processo va rifatto e la condanna a 5 anni di Ciontoli rivista, così come anche il ruolo di tutta la famiglia complice dell’omissione di soccorso.
La madre di Marco, Marina, ha dichiarato di essere molto soddisfatta della sentenza della Cassazione dello scorso febbraio e che solo ora comincia ad arrivare un po’ di giustizia per Marco.
Proprio in questo periodo è emersa un episodio proprio riferito al passato di Antonio Ciontoli che potrebbe essere utile in futuro.
Ecco cosa ha svelato l’avvocato dei Vannini sul motivo per cui non aveva svelato prima questi particolari.
L’avvocato Gnazi fuga ogni dubbio, “Non lo ricordavo”
Una denuncia effettuata da due prostitute nei confronti di Antonio Ciontoli risalente al 2000 è emersa solo ora e potrebbe gettare nuoga luce sulla figura del padre di Martina.
Secondo l’avvocato dei Vannini, Gnazi ciò non sarebbe necessario poiché nei due processi la personalità dell’uomo è stata già giudicata molto duramente.
Inoltre si giustifica affermando di non essersi ricordato che proprio lui aveva difeso Ciontoli.
A Quarto Grado l’avvocato respinge le accuse di aver volontariamente omesso quel particolare. Ribadisce infatti che è grazie al suo intervento che il fascicolo con la denuncia è stato infine recuperato.
“L’ho negato perché semplicemente non lo ricordavo”
Secondo la versione di Gnazi infatti lui stesso non ebbe nemmeno mai in mano il fascicolo della denuncia ed è il motivo che aveva scordato l’evento.
“Non so dire se sapere di questa vicenda avrebbe avuto rilevanza nel processo”
Gnazi conclude che secondo lui i giudici hanno esaminato già gli elementi davvero importanti ma la riapertura del caso porterà alla luce nuovi elementi?