L’omicidio Vannini in prima serata con “l’accusa” di Franca Leosini durante l’intervista esclusiva ad Antonio Ciontoli. Il web è in rivolta
Storie Maledette ha mandato in onda la seconda parte dell’intervista del capo famiglia dei Ciontoli per l’omicidio Vannini, ma le parole della presentatrice non sono passate inosservate.
La seconda parte dell’intervista di Antonio Ciontoli
Ieri sera tantissimi telespettatori hanno ascoltato la seconda parte dell’intervista ad Antonio Ciontoli – accusato per l’omicidio del povero Marco.
Mentre la prima parte andata in onda domenica era incentrata sul racconto di quella maledetta sera e sulla richiesta di perdono alla famiglia della vittima, la seconda si è sviluppata in merito alla vita attuale dei Ciontoli e sulla loro difficoltà di coltivarsi un futuro.
Antonio ha più volte sottolineato di vivere in un mondo in bianco e nero:
“che futuro posso vedere? voglio pagare per quello che ho fatto ma non vedo colori e futuro”
Evidenziando che pensa al giorno in cui i riflettori verranno spenti in merito alla vicenda e non resterà più nulla, se non il dolore da parte di tutte e due le famiglie.
L’accusa sollevata da Franca Leosini fa insorgere il web
Ma quello che ha fatto insorgere il web sono le parole della presentatrice, considerata la Regina della cronaca nera, che ha commentato la vita di Martina e Federico Ciontoli.
I due ragazzi attualmente non lavorano e non vengono considerati, appunto per quanto accaduto alla vittima di Ladispoli:
“si fanno lavorare anche i carcerati, ma non si da loro la possibilità di entrare nel mondo del lavoro?”
Queste le parole della conduttrice che mette in evidenza di come questi due ragazzi stiano pagando per la gogna mediatica la quale vengono sottoposti ogni giorno.
La famiglia Ciontoli è divisa, con la moglie e il marito che escono solo nelle ore meno affollate e i figli costretti a restare lontani da quella casa al fine di sopravvivere.
Le parole di Franca Leosini hanno fatto insorgere il web, che ha commentato duramente precisando – tra le altre cose – che tutta la famiglia dovrebbe essere ritenuta responsabile della morte di Marco.