La trasmissione Quarto Grado sembra aver commesso un passo falso sull’omicidio di Yara Gambirasio e il legale di Massimo Bossetti sbotta furioso
Nella puntata di Quarto Grado si è affrontato l’omicidio di Yara ma qualcosa ha dato molto fastidio all’avvocato di Massimo Bossetti. Ecco cosa è accaduto.
La lettura della sentenza in diretta
Riflettori ancora accesi sul caso della povera Gambirasio e sul colpevole Massimo Bossetti.
Quest’ultimo negli ultimi tempi è tornato a far parlare di sé non solo per il libro di memorie che sta scrivendo ma anche per la richiesta – tramite il suo avvocato – della revisione del processo alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Un libro di memorie scritto appositamente al fine che tutto venga messo su carta e anche in futuro si possa riprendere in mano il tragico caso, studiarlo e trovare il vero colpevole. Così Massimo Bossetti ha inteso la sua “fatica”, dove cerca non solo un editore per la pubblicazione ma anche di divulgare questo pensiero in modo che – prima o poi – si possa rimettere mano sul caso di omicidio.
Nella serata di ieri è andata in onda la puntata di Quarto Grado condotta da Gianluigi Nuzzi e, oltre a parlare delle varie vicende legate a Bossetti, si è data lettura della sentenza.
La decisione di Strasburgo è stata dichiarata inammissibile, quindi il ricorso dell’uomo presentato a novembre del 2018 è stato bocciato. Tutto il percorso di Bossetti sembra così essere terminato.
Il legale di Bossetti – Claudio Salvagni – dopo la lettura in diretta si è alterato sbottando duramente contro la trasmissione di Rete Quattro:
“sono schifato, io non ho ancora comunicato la sentenza al mio assistito”
La giustificazione di Nuzzi in Quarto Grado
L’accusa fatta alla trasmissione è quindi successiva alla lettura della sentenza.
Ma il conduttore Gianluigi Nuzzi ha voluto evidenziare che tale comunicazione fosse avvenuta già il venerdì precedente – 21 settembre – e che quindi nessuno in puntata abbia comunicato qualcosa di riservato.