Chiesto il processo per 10 magistrati coinvolti nella vicenda dell’hotel Champagne. Tra loro anche Luca Palamara.
Conclusa la prima fase dell’Istruttoria disciplinare a carico dei magistrati coinvolti nel caso Palamara.
Chiesto il processo per 10 magistrati
Come riferisce anche l’Ansa, la Procura Generale dalla Cassazione ha chiesto il processo disciplinare per 10 magistrati coinvolti nella vicenda dell’hotel Champagne.
Tra loro anche Luca Palamara, gli ex magistrati del Consiglio Superiore Corrado Cartoni, Paolo Criscuoli, Antonio Lepri e Gianluigi Morlini.
L’indagine per corruzione aveva coinvolto anche Luca Palamara, ex consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura ed ex Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Lo scorso anno, l’indagine aveva fatto emergere rapporti anche con Francesco Centofanti, capo delle relazioni di Francesco Bellavista Caltagirone, arrestato nel 2018 con l’accusa di frode fiscale.
Per il caso dell’hotel Champagne, la Procura generale della Cassazione ha chiesto anche il processo disciplinare per Cosimo Ferri.
“Rischiano anche le sanzioni più gravi” i magistrati per i quali la procura generale della Cassazione ha chiesto al Consiglio Superiore della Magistratura il giudizio disciplinare.
A renderlo noto il Pg della Cassazione Giovanni Salvi.
“Per quanto riguarda Cosimo Ferri, abbiamo chiesto alla Sezione disciplinare del Csm di chiedere l’autorizzazione alla Camera per l’utilizzazione nei suoi confronti delle intercettazioni utilizzate”
ha annunciato Salvi, in riferimento al procedimento disciplinare che vede coinvolto il parlamentare di Italia Viva e relativo alla riunione all’hotel Champagne, con Luca Palamara, Luca Lotti e cinque consiglieri del Consiglio Superiore della Magistratura ed ora in carica sulle nomine dei procuratori di Roma e Perugia.
Le parole di Mattarella
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è espresso sul terremoto nella magistratura italiana.
“La fedeltà alla Costituzione è l’unica fedeltà richiesta ai servitori dello Stato. L’unica fedeltà alla quale attenersi e sentirsi vincolati”
ha detto, durante la cerimonia per gli anniversari dell’uccisione di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato Gaetano Costa e Rosario Livatino, uccisi da mafia e terrorismo.