Nella serata di ieri la conferma del ricorso respinto per Patrick Zaki con custodia cautelare che potrebbe arrivare sino a due anni.
Per Patrick Zaki non ci sono novità positive infatti il ricorso è stato respinto e lui potrebbe restare in carcere per altri due anni.
Ricorso respinto per lo studente arrestato in Egitto
Nell’ambito della questione dello studente arrestato in Egitto, una sua legale all’Ansa ha specificato che la Corte d’Assise del Cairo ha respinto il ricorso così da confermare la sua custodia cautelare. Il ragazzo è stato arrestato a febbraio con l’accusa di propaganda sovversiva sul web e ora potrebbe non uscire per altri due anni.
Lo studente è compaso davanti al giudice e l’udienza era stata segnalata da alcuni attivisti che si stanno mobilitando per chiedere la sua liberazione immediata.
Zaki si trova presso il carcere di Tora – estremo sud della capitale egiziana – e i legali hanno impugnato la decisione di rinnovo che era stata pronunciata il 7 ottobre. Ora si prevede un prolungamento di altri 45 giorni e si potrebbe arrivare sino a due anni come da legge egiziana.
Le accuse a carico di Zaki
Secondo le accuse ci sarebbero 10 post di Facebook che per i legali sono dei fake ma riguardano notizie false, istigazione alla violenza nonch* istigazione alla violenza. Naturalmente con la situazione in essere della pandemia, le visite in carcere sono rare e sempre più difficili da ottenere.
La sorella del ragazzo ha raccontato in esclusiva a FanPage:
“prima non potevamo vederlo spesso, è vero, ma con la pandemia le cose sono diventate praticamente impossibili. non lo vedo da marzo mentre i miei genitori lo hanno visto separatamente”
Hanno evidenziato che il ragazzo è dimagrito e vorrebbe tornare alla sua vita di sempre e Bologna. I familiari sono preoccupati soprattutto per l’epidemia e quello che il ragazzo è costretto a vivere in questo periodo così nero.