Richard Huckle, 33 anni, ha abusato di bambini tra i pochi mesi e i 13 anni. La “legge dei detenuti” non gli ha perdonato le violenze a danno di oltre 200 minori.
Il pedofilo seriale era stato condannato a 22 ergastoli. Trovato morto nella sua cella. Ucciso per i suoi atti di pedofilia?
Pedofilo seriale accusato di centinaia di abusi
Aveva vissuto per anni in Malesia e Cambogia. Spacciatosi per freelance, volontario e missionario, Richard Huckle aveva abusato di centinaia di bambini di età compresa tra i pochi mesi ed i 13 anni. In India si era spacciato come filantropo e insegnante di inglese, per riuscire ad adescare le sue giovani vittime.
Soprannominato il “pedofilo dell’anno sabbatico“, Huckle, originario del Kent, è finito in carcere nel giugno 2016. Aveva ammesso 71 abusi, ma secondo la Polizia britannica ed australiana, le vittime del pedofilo seriale sarebbero state oltre 200.
La sua era una vera e propria campagna dello stupro, di cui si vantava sul dark web. Huckle aveva anche provato a vendere le immagini e le registrazioni delle sue violenze. La polizia ha trovato sui suoi dispositivi elettronici più di 20mila foto e video dei suoi abusi.
La legge dei detenuti: ucciso in carcere
Huckle, arrestato nel 2016, era detenuto nella cella all’HMP Full Sutton, carcere di massima sicurezza a Pocklington nell’East Yorkshire. Quando è stato arrestato stava redigendo “Pedophiles And Poverty: Child Lover Guide”, un manuale con le indicazioni per diventare un “perfetto pedofilo”, nel quale si vantava dei suoi abusi sui bambini delle comunità cristiane povere a Kuala Lumpur.
Il 33enne era stato indagato inizialmente dalla polizia australiana. Dopo il rientro in Gran Bretagna, erano partite anche le indagini degli investigatori britannici.
Il corpo senza vita di Huckle è stato trovato lo scorso lunedì nella sua cella. Una morte sospetta, come viene definita dagli inquirenti, che hanno quindi avviato un’indagine per omicidio. Nel carcere in cui era detenuto, si trovano alcuni dei criminali più pericolosi del paese.