Quali sono i casi in cui potreste ottenere la pensione anticipata con 20 anni di contributi versati? Ecco le opzioni e i requisiti.
In certi casi si può anticipare l’età pensionabile sotto alcuni requisiti: ecco come ottenere la pensione anticipata con 20 anni di contributi versati.
Affinché un lavoratore possa prendere la pensione di vecchiaia l’INPS stabilisce che deve aver compiuto l’età pensionabile e deve aver versato i contributi allo Stato per un numero minimo di anni.
L’età pensionabile attualmente necessaria è 67 anni e così sarà fino al 31 dicembre 2022.
Il requisito minimo di anni contributivi è pari a 20 anni, ridotto a 15 in alcune situazioni particolari.
È possibile con 20 anni di contributi ottenere un’altra pensione ben diversa da quella di vecchiaia oppure no?
Pensione in anticipo con 20 anni d contributi: se e come fare?
Richiedere la pensione anticipata con 20 anni di contributi è effettivamente possibile ?
Non si può ottenere la pensione ordinaria con 20 anni di contributi versati (minimo 42 anni) e nemmeno la pensione anticipata con quota 100 (minimo 38 anni).
Neanche per le donne lavoratrici è possibile poiché per loro gli anni di contribuzione minima da maturare entro dicembre 2019 sono ben 35.
Ci sono delle ulteriori possibilità per pensionarsi prima dell’età prevista con 20 anni di contributi.
Stiamo parlando di pensione anticipata contributiva a 64 anni in base alla categoria lavorativa di appartenenza oppure la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità a 61 anni.
C’è anche l’isopensione da citare oltre la rendita integrativa anticipata.
Ecco alcune informazioni relative alle varie opzioni.
Pensione di vecchiaia anticipata con 20 anni di contributi
Si sta parlando della pensione di vecchiaia anticipata per invalidità, ben diversa però da quella civile.
È un trattamento di vecchiaia poiché la si riconosce al soggetto con largo anticipo a motivo dell’invalidità accertata.
Non basta valutare la riduzione della capacità lavorativa ma bisogna valutare l’invalidità anche in relazione alle specifiche attitudini e mansioni del soggetto.
Requisiti per ottenerla con 20 anni di contributi? Eccoli:
- lavoratori dipendenti nell’ambito del privato
- invalidità pensionabile pari all’80% minimo
Calcolando una finestra di attesa pari ad un anno si può ottenere la pensione anticipata a:
- 56 anni se si è donne
- 61 anni se si è uomini
Pensione anticipata contributiva con 20 anni di contributi versati
Se si sono versati i contributi per 20 anni si può ottenere la pensione anticipata a 64 anni di età nei seguenti casi:
- Nessun contributo versato prima del 1996
- Si è in possesso della contribuzione dalla data del 31 dicembre 1995 ma si è optato per il computo presso la Gestione Separata
- Il trattamento è pari almeno a 2,8 volte l’assegno sociale (1,287,52 per il 2020)
Si ricorda che dal 2023 il requisito di età di alzerà a 64 anni e 3 mesi e che i 20 anni di contribuzione devono essere al netto dei contributi figurativi.
Isopensione
Grazie all’isopensione i dipendenti anticipano l’uscita dal mondo lavorativo sino a 4 anni senza perdere la retribuzione.
Fino al 31 dicembre 2020 è consentito un anticipo di 7 anni uscendo dal mondo del lavoro a 60 anni.
L’isopensione non è propriamente una pensione anticipata ma un’indennità a sostegno del reddito.
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Per ottenerla è necessario rispettare specifici requisiti.
Assegno straordinario
Ai lavoratori appartenenti ad alcune categorie di imprese che aderiscono ai Fondi Bilaterali può essere erogato un assegno straordinario per il sostegno del reddito.
Si chiama prepensionamento e appartiene alle procedure per agevolare l’esodo dei dipendenti.
Come anche per l’isopensione, l’assegno straordinario può essere ottenuto da coloro che maturano i requisiti pensionistici entro 7 anni, sino al 2020, oppure entro 4 anni, dal 2021 in poi.
L’indennità di accompagnamento alla pensione quindi può variare in base al fondo a cui il lavoratore ha aderito.
Rendita contributiva anticipata e contratto di espansione
La rendita contributiva anticipata con 20 anni di contributi è una prestazione di previdenza complementare che precede la pensione ne integra la somma.
Il lavoratore può liquidarla fino a 10 anni prima della data di maturazione della pensione di vecchiaia ovvero a minimo 57 anni di età.
Ne hanno diritto solo coloro che, iscritti alla previdenza complementare, sono disoccupati da 24 mesi minimo con 20 anni di contributi e sono a 5-10 anni dal pensionamento.
Il contratto di espansione con 20 anni di contributi invece è una forma di prepensionamento con contratto di espansione.
A coloro che si trovano a non più di 60 mesi dal conseguimento del diritto di pensionamento l’azienda riconosce un’indennità mensile di accompagnamento alla pensione.
Questo ovviamente solo dietro accordi di non opposizione e alla cessazione del rapporto lavorativo: pensionabilità a 62 anni anziché a 67.