Il laboratorio della Nasa ha analizzato il Ponte Morandi di Genova e il loro rapporto, svela qualcosa di raccapricciante. Ecco cosa hanno scoperto
Il Ponte Morandi ha creato un effetto domino devastante, ma ora la Nasa ci rivela qualcosa di sconcertante portando l’attenzione indietro nel tempo.
La tragedia di Genova
Era il 14 agosto quando l’imponente Ponte che tutti – almeno una volta nella vita – abbiamo attraversato crolla su sé stesso travolgendo automobilisti, case e causando una strage costata la vita a 43 persone.
Il dolore, la devastazione e ora la demolizione completa con la ricostruzione per una Genova più sicura. Ma quello che è stato rivelato in questi mesi ha dell’incredibile e come ultimo tassello si aggiunge la Nasa, che rivela qualcosa di molto particolare.
Il rapporto della Nasa sul Ponte Morandi
Il Corriere della Sera ha riportato lo studio effettuato da alcuni scienziati, in uno studio al “Jet Proulsion Laboratory” dove si evince qualcosa di incredibile.
Secondo gli esperti la struttura aveva già iniziato la sua deformazione nel 2015, accentuando il tutto negli ultimi mesi sino al crollo totale di agosto.
Uno studio svolto con le immagini del satellite radar Cosmo SkyMed, che è stato successivamente inviato alla Procura al fine di poter arrivare ai veri responsabili di questo tragico crollo.
Il team di ricercatori della Nasa è composto da professionisti del settore, tra i quali anche Carlo Terranova – geologo del Ministero dell’Ambiente:
“abbiamo dimostrato che dal 1992 al 2011 il ponte non si era mai mosso.
Evidenziando che il terreno sulla quale poggiava, potrebbe aver subito degli smottamenti durante il passare degli anni come visto dal satellite:
“utile per prevenire altri disastri”
Le immagini di quanto dichiarato sono state chieste dall’Asi, così da avere la documentazione completa e rispondere alla domanda che tutti ora si stanno facendo:
“si poteva prevedere il crollo?”