Emergono altri punti oscuri e ancora tutti da chiarire sul crollo del Ponte Morandi a Genova. I vertici del Ministero sapevano
Autostrade si difende: il rischio crollo del Ponte Morandi era solo teorico.
L’incontro del 2014
Tutti sapevano: i vertici del ministero delle Infrastrutture conoscevano erano a conoscenza della possibilità che il Ponte Morandi crollasse. È quanto emerge nel report stilato nel 2014 e sequestrato dalla Guardia di Finanza. A quella riunione del consiglio di amministrazione parteciparono i vertici delle Infrastrutture e un rappresentante del Mit, membro del Collegio sindacale.
Proprio il Mit, come racconta in esclusiva La Repubblica, sapeva di un rischio basso per il ponte, poi crollato il 14 agosto 2019.
Autostrade per l’Italia non ci sta e si difende, parlando di un rischio crollo soltanto teorico:
“Il cda di Autostrade ha sempre lavorato per mantenere il rischio al livello più basso possibile”.
Un rischio, evidentemente sottovalutato, visto quello che poi sarebbe avvenuto.
Il documento in questione è stato sequestrato nel marzo del 2019 dalla Guardia di Finanza nelle sedi di Atlantia e Aspi. Proprio durante quel sequestro, le Fiamme Gialle avevano analizzato anche altri documenti, in cui si evinceva il rischio crollo nelle relazioni degli ingegneri.
I dirigenti di Aspi hanno sempre dichiarato che nessuna relazione di Spea, società del gruppo Atlantia, che monitora la rete autostradale, li aveva mai messi in allarme sulle condizioni del viadotto.
Incidente sul ponte
I lavori per la ricostruzione del Ponte Morandi proseguono ininterrottamente. Nella giornata di ieri si è verificato un incidente all’interno del cantiere Polcevera, nel quale sono rimasti feriti 3 operai.
La gru sulla quale stavano lavorando si è inclinata, finendo su un impalcatura. I 3 sono rimasti contusi e prontamente medicati dal personale medico.
Nel crollo, sotto le macerie del Ponte di Genova, morirono 43 persone. Si scavò per giorni, per trovare le vittime nascoste sotto quel tratto di strada che crollò sotto la pioggia battente del 14 agosto 2018, mettendo fine alla vita di 43 persone.