Giuliano Stenghel, noto alpinista, è morto in Sardegna dopo essere scivolato nel corso di una scalata della Tavolara in solitaria.
Il noto alpinista è morto benché conoscesse benissimo l’isola della Tavolara in Sardegna.
Conosceva benissimo quell’arrampicata
Il noto alpinista morto sull’isola della Tavolara, in Sardegna, si chiamava Giuliano Stenghel, stando a quanto è scritto su La nuova Sardegna. E’ scivolato da una parete che conosceva benissimo. E’ precipitato dalla cima della Tavolara, probabilmente al termine della Via degli Angeli. Dopo la caduta, il suo corpo è rimbalzato lungo le pareti rocciose per poi precipitare nelle acque sarde.
L’incidente è accaduto attorno alle 11:30 del 14 agosto sull’isola della Tavolara. Le rocce presenti sull’isola sono di origine dolomitica e raggiungono altezze pari a 500 metri a picco sul mare. Per questa sua caratteristica la Tavolara è meta ambita tra scalatori di ogni dove.
Il cadavere, dopo il recupero con una motovedetta della capitaneria di porto, non è stato subito identificato. Questo perché l’alpinista non aveva portato con se documenti. La caduta, inoltre, gli aveva sfigurato il volto impedendone il riconoscimento. Soltanto grazie ai familiari, che avevano lanciato l’allarme, l’uomo è stato poi riconosciuto. E’ solo l’ultimo dei vari incidenti verificatisi in questa calda estate.
Chi era Giuliano Stenghel
L’uomo era conosciuto tra i colleghi alpinisti con il soprannome Sten. Era originario di Rovereto, in Trentino, ma amava la Sardegna. Nell’isola era domiciliato in una località turistica chiamata Porto San Paolo, di fronte la Tavolara.
Giuliano Stenghel, nato nel ’53, era istruttore nazionale di alpinismo e veniva considerato come maestro del friabile. Nel corso della sua carriera aveva aperto oltre 200 vie.
La dinamica dell’incidente non è ben chiara. Stenghel era allenato e conosceva la Tavolara dove aveva aperto, tra l’altro, diverse vie. Si pensa che l’incidente possa essere dovuto ad un malore. Il cadavere è stato segnalato da alcuni sub che facevano immersioni nella zona di Punta La Mandria.