Prescrizione: le acque sono ancora agitate e Matteo Renzi è pronto a votare contro il Governo
Il tema della prescrizione continua ad agitare le “acque” e Italia Viva pensa alla sfiducia del Ministro Bonafede.
“Per giorni hanno detto che Iv avrebbe mollato e che mi sarei venduto per due poltrone. […] Se davvero presenteranno decreto o emendamento su prescrizione noi voteremo contro”,
ha detto Matteo Renzi.
Il Governo rischia di cadere: è la stessa Teresa Bellanova, capodelegazione di Italia Viva, a riferirlo senza mezzi termini a Giovanni Minoli sui Radio1.
Anche lo stesso coordinatore nazionale dei renziani, Ettore Rosato, ha annunciato battaglia:
“Andremo avanti sulla nostra strada, sulla prescrizione come sull’economia”.
Intanto, Italia Viva continua sulla sua strada: se ci sarà la richiesta di un voto di fiducia sul governo, il partito di Matteo Renzi rilancerà la mozione di sfiducia al Ministro Bonafede.
Intanto, slitta a giovedì pomeriggio alle 16 il Consiglio dei ministri previsto per domani, che avrebbe dovuto decidere sul Lodo Conte bis.
Prescrizione: il Lodo Conte Bis non sarà nel Milleproroghe?
Il Lodo Conte Bis inserito nel Milleproroghe sarebbe incostituzionale: è una forzatura.
“[…] è una idea completamente destituita di fondamento”,
afferma Gennaro Migliore, deputato di Italia Viva e già sottosegretario al ministero della Giustizia nei governi Renzi e Gentiloni.
Il Lodo Conte Bis inserito nel Milleproroghe è una grande forzatura costituzionale.
È troppo scontato, sottolinea lo stesso Gennaro Migliore, deputato di Italia Viva, fare una riforma della giustizia penale con un provvedimento legislativo che si occupa di proroga.
“Cambiare la norma penale con un provvedimento che potrebbe avere addirittura la fiducia è una cosa veramente fuori da ogni logica”,
crede Migliore.
Italia Viva resta ferma sul lodo Annibali: un’altra possibile soluzione
L’avvocato Lucia Annibali ha presentato un emendamento al ‘Milleproroghe’ per prendersi tempo prima che la legge Bonafede dispieghi i suoi effetti.
Il Lodo Annibale sarebbe un’altra possibilità per consentire alla maggioranza di prendersi il tempo necessario per
“non far dispiegare gli effetti della Bonafede”,
sottolinea Matteo Renzi su Radio Capital.