Previsioni UE, si prevedere un forte crollo del PIL
In piena crisi economica cagionata dalla pandemia Covid-19 le stime prevedono una forte contrazione del PIL, che potrebbe scendere del 9,5% per poi subire un “rimbalzo” del +6,5% nel 2021.
A livello dell’Eurozona il PIL dovrebbe scendere del 7,7% nel 2020 per poi rimbalzare del +6,3% nel 2021.
Il dato peggiore sarà quello della Grecia con un crollo del 9,7%.
Recessione economica nell’Eurozona a causa della pandemia Covid-19
L’Europa vivrà la peggiore recessione della sua storia: le previsioni economiche di primavera della Commissione mostrano gli effetti del lockdown sull’economia comunitaria.
Bruxelles avverte anche che
“la pandemia avrà un grave impatto sul mercato del lavoro”.
Gentiloni avverte che la recessione e la ripresa economica avranno differenze rilevanti tra Paesi dell’Eurozona.
“Sia la recessione che la ripresa avranno considerevoli differenze fra Paesi.
In Italia ripresa graduale, misure governo aiuteranno il rimbalzo. In Germania contrazione meno ripida, ma comunque la peggiore dal Dopoguerra”.
Con la crisi causata dal coronavirus il Vecchio Continente è entrato nella più profonda recessione economica della sua storia.
Per l’Eurozona il calo nel 2020 sarà del 7,7% e per l’intera UE del 7,4% del PIL.
Nel 2020 l’Italia subirà un calo del -9,5%, mentre la Grecia registrerà il maggiore crollo del PIL con una flessione del 9,7%.
Il DEF calcolava anche un debito in volo fino al 155% del PIL, mentre per Bruxelles
“raggiungerà il 158,9% nel 2020″.
“Nel 2021 prevediamo un rimbalzo, non abbastanza per compensare completamente la perdita di quest’anno”,
ribadisce anche il Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, durante la presentazione delle previsioni economiche di primavera della Commissione.
“Alla fine del 2021 una grande maggioranza degli Stati membri presenterà un livello inferiore di attività economica rispetto a prima dell’eruzione di questa crisi”.
Secondo le previsioni entro la fine del 2021 solo Germania, Croazia, Austria e Slovacchia torneranno ai livelli di fine 2019.
Mentre per Spagna, Italia e Paesi Bassi il livello di produzione rimarrà al di sotto del livello di fine 2019 di più del 2%.
L’Italia è stata colpita molto duramente da questa epidemia ed è stato il primo paese dell’Eurozona a decidere misure difficili.
Allo stesso tempo, Gentiloni osserva che ci sarà un rimbalzo piuttosto forte nel 2021.