La docente di inglese è deceduta lo scorso 3 marzo, esattamente quattro giorni dopo la somministrazione della prima dose di vaccino.
A sporgere denuncia sono stati i familiari dell’insegnante, che hanno chiesto ulteriori indagini per chiarire le cause della sua morte.
Prof di inglese morta dopo il vaccino
Un decesso avvenuto 4 giorni dopo la prima somministrazione del vaccino Astrazeneca. Vittima una docente napoletana di 62 anni, Annamaria Mantile.
La donna, originaria di Napoli, insegnava inglese all’Istituto Comprensivo Statale Cesare Pavese al Rione Alto.
Lo scorso 27 febbraio aveva ricevuto la prima somministrazione del vaccino Astrazeneca.
Qualche ora dopo aveva iniziato a stare male. Prima nausea, poi dolori diffusi. Quindi si era rivolta a due medici, per capire cosa le stesse succedendo.
La situazione è precipitata nel giro di poche ore e lo scorso 3 marzo la docente è deceduta. Nonostante la corsa in ospedale, per l’insegnante non c’è stato nulla da fare.
Per la morte della docente napoletana, qualche giorno fa due medici sono stati iscritti nel registro degli indagati.
I due sono i dottori che la 62enne ha contattato quando ha iniziato a sentirsi male.
Sulla salma di Annamaria Mantile è stato effettuato anche un tampone per accertare che l’insegnante non avesse contratto il covid prima di essere vaccinata.
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L’autopsia chiarisce le cause della morte
Come riferisce anche Tgcom24, l’esame autoptico sul corpo della docente ha chiarito le cause della morte.
La docente è deceduta a causa di un infarto intestinale.
Esclusa quindi qualunque correlazione tra il vaccino ed il decesso della 62enne napoletana.
“L’infarto intestinale è stato causato dal sequestro, nella parete addominale, di un’ansa del tratto digerente. Lo shock emorragico e l’arresto cardiocircolatorio sono stati fatali”.
L’assenza di patologie pregresse aveva immediatamente fatto propendere per una reazione avversa al vaccino, ipotesi del tutto esclusa dall’esame autoptico.