Cittadini in fermento per la nuova legge sulla sicurezza: proteste impazzano dopo l’ultimo episodio di violenza da parte della polizia.
La nuova legge sulla sicurezza definita liberticida ha scatenato proteste e rivolte nella capitale francese e non solo: in tutto il paese impazzano le proteste.
Il recente episodio di violenza da parte della polizia contro un uomo che rientrava nel suo studio di registrazione pochi giorni fa ha destato ancora più sgomento.
Proteste e manifestazioni nella capitale
Un fiume umano di protestanti diretto alla Bastiglia con cartelloni che screditano la nuova legge sulla sicurezza inonda le strade di Parigi. I cittadini hanno creato un pupazzo che raffigura Macron e lo hanno ben posizionato accanto alla statua della Marianne.
Non solo a Parigi ma anche in tutto il resto del paese i cittadini insorgono per manifestare a sfavore del nuovo disegno di legge sulla sicurezza globale. In Francia la maggioranza ha presentato un disegno di legge che Darmanin, ministro dell’Interno, ha già accettato e promosso. Un divieto di diffondere immagini e video che ritraggono agenti e forze armate in servizio, un divieto sia per i media che per i cittadini stessi.
Inizialmente a causa della pandemia le manifestazioni erano vietate. L’allentamento delle misure anticontagio degli ultimi giorni ha portato invece il Tar a dare il via libera. La piazza de la Republique è oramai divenuta l’epicentro di proteste e manifestazioni degli ultimi anni. La legge per la sicurezza globale è vista dai cittadini come liberticida, un bavaglio metaforico che limita la libertà di espressione.
Le recenti violenze attuate dalla polizia dimostrate da foto e video, si legge su Huffingtonpost.it, confermano che questa legge permetterebbe non pochi abusi.
Rivolte alimentati da casi di violenza della polizia
Le proteste sono state infervorate dai casi di violenze attuati dalla polizia. Uno in particolare, molto recente poiché risalente a pochi giorni fa, ha sgomentato i cittadini.
La violenza usata per sgomberare un campo di migranti nella giornata di lunedì scorso è stata inaudita per non parlare del pestaggio di un uomo senza mascherina mentre tornava al suo studio di produzione.
Le immagini video del pestaggio sono state diffuse sul web ma riprese dalle telecamere di sorveglianza, non da cellulari cittadini. Circa 15 milioni di persone hanno visionato le foto e anche il presidente francese è tra questi. Macron scioccato e senza parole ha pubblicato un post sui social in merito all’accaduto in cui definisce ciò che è successo vergognoso e inaccettabile.
Gli agenti che hanno picchiato violentemente il produttore musicale sono stati subito sospesi. Questo episodio ha chiaramente dimostrato che, se la legge sulla sicurezza fosse già entrata in vigore, questo atto di violenza sconsiderata sarebbe passato inosservato poiché il video non sarebbe potuto essere diffuso legalmente.