Stavano tentando di prendere un treno per il Salento i due presunti autori delle rapine ai danni dei tassisti milanesi avvenute lo scorso 10 e 12 agosto.
I due, residenti nel quartiere di Quarto Oggiaro, avrebbero già precedenti simili. Si cerca un terzo complice. L’identificazione è avvenuta grazie alla visione delle telecamere interne al mezzo.
La dinamica delle rapine
Due rapine ai danni dei tassisti milanesi a distanza di pochi giorni. Questa mattina sono stati arrestati due dei presunti autori. Come riferisce anche Milanotoday, la dinamica delle rapine era sempre la stessa.
Tre giovani chiedevano al tassista di essere accompagnati nel quartiere di Quarto Oggiaro, dove risiedono. Dopodiché, uno dei due puntava un coltello alla gola del tassista, gli altri due lo perquisivano, alla ricerca di effetti personali e soldi.
“Non ti muovere o ti ammazzo”
era la minaccia ripresa da una delle telecamere interne dei taxi. Immagini che si sono rivelate utili a risalire all’identità dei giovani.
“Sono ancora molto provato”
aveva raccontato uno dei due tassisti rapinati. L’uomo, sotto choc, aveva ricostruito la dinamica della rapina, raccontando i dettagli di quanto subito. Coltello alla gola e minacce, il tassista ha consegnato le riprese delle telecamere alle forze di Polizia che hanno esaminato i filmati.
Fermati due sospettati
Questa mattina, la polizia ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria M.B.T., 22enne italiano, e N.M.A.S., 27enne egiziano, regolare sul territorio.
Sarebbero proprio loro due dei presunti autori delle rapine avvenute lo scorso 10 e 12 agosto.
Gli agenti della Squadra Mobile di Milano li hanno fermati alla stazione di Milano Rogoredo mentre tentavano la fuga in treno verso il Salento.