Un report di Ama mette in luce l’ennesima emergenza sui rifiuti a Roma: un netturbino su 3 sarebbe inabile e impossibilitato a salire sui camion
Un nuovo paradosso sui rifiuti a Roma: ecco cosa è emerso dal report Ama.
Emergenza rifiuti a Roma
La città in cui l’emergenza rifiuti è ormai una vera e propria piaga, scopre l’ennesima difficoltà. Secondo un report dell’Ama, l’azienda che si occupa dei rifiuti a Roma, sarebbe emerso che un netturbino su 3 è inabile a salire sui camion e a svolgere le proprie mansioni lavorative.
Su 4.300 netturbini, oltre 1/3 di loro non sarebbero idonei a svolgere il lavoro di operatori ecologici. Come riportano Il Messaggero e Tgcom24, oltre 1500 netturbini avrebbero un certificato che ne attesta l’inabilità a svolgere le proprie mansioni.
Il report di Ama
La capitale deve fronteggiare l’ennesima emergenza: dopo lo scarso numero di impianti utili a smaltire i rifiuti, si scopre che gli operatori ecologici non possono fare i netturbini.
Diverse le patologie riscontrate nei certificati: si passa dalle allergie allo smog, quindi l’impossibilità di stare al volante, all’incapacità di sollevare pesi e quindi svuotare i cassonetti della capitale.
I sindacati descrivono lo stato attuale come una situazione grottesca, che si rivela come l’ennesimo colpo ad una realtà già difficile da gestire.
Alessandro Bonfigli, esponente della Uil Trasporti ha chiesto che i netturbini inabili siano messi nelle condizioni di fare qualcosa, per essere utili alla causa, in un momento già molto precario.
Nell’azienda degli operatori ecologici il tasso di assenteismo rasenta il 15%. Per i netturbini giudicati inabili sono già pronte nuove mansioni: alcuni faranno gli spazzini di quartiere, per altri sono già in arrivo nuovi compiti.
Sono previste, inoltre, nuove visite mediche e l’incremento delle assunzioni di 350 dipendenti. Si cercherà di abbassare l’età media degli operatori, che ora si aggira intorno ai 50 anni.