La scomparsa di Roberta Ragusa è ancora avvolta nel mistero e ora il settimanale Giallo pubblica in esclusiva una intercettazione agghiacciante di Antonio Logli.
I misteri sulla scomparsa di Roberta Ragusa sono ancora tanti e questa settimana il settimanale Giallo ha pubblicato in esclusiva una intercettazione inedita di Antonio Logli.
Antonio Logli in carcere con l’accusa di omicidio
Antonio Logli, marito della donna scomparsa, è in carcere con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. L’uomo dovrà scontare 20 anni di reclusione e sono molte le lettere che in questo periodo sta scrivendo per evidenziare non solo la sua innocenza ma anche la sua preoccupazione per i figli – come riportato in questo nostro articolo.
Questa settimana sul settimanale Giallo – e riportato anche da UrbanPost – viene pubblicata una intercettazione molto particolare e inedita, di Logli mentre parla al telefono con Sara Calzolaio.
L’intercettazione di Logli pubblicata sul settimanale Giallo
Il settimanale Giallo di questa settimana propone una esclusiva con una intercettazione che è stata fatta su Antonio Logli mentre parlava con Sara Calzolaio, a suo tempo amate dell’uomo oggi compagna.
Logli racconta alla Calzolaio che un Carabiniere si è presentato alla porta di casa chiedendo se la famiglia fosse in possesso dei tombini di scarico dei gabinetti:
“si, glieli ho fatti vedere. li aprì guardò dentro e mi disse ‘cosa c’è lì dentro’?”
A quel punto Logli risponde al militare:
“c’è l’acqua! ma se vuoi guardà dentro, chiama la botte della gea, vuotali pian piano se pensi che possa essere. perché da quel che ho capito pensavano che io avessi messo mia moglie nel tombino e invece no, ha levato i tappi…ha appurato che c’era l’acqua e li ha richiusi”
Questa frase è stata pronunciata da Antonio Logli, intercettata durante la fase delle indagini subito dopo la scomparsa della donna (avvenuta nel 2012 a San Giuliano Terme, tra il 13 e 14 gennaio) – come evidenziato sempre dal settimanale Giallo.