Riflettori sempre accesi nel caso di Roberta Ragusa dove emergono le intercettazioni scioccanti con le liti tra Sara Calzolaio e la figlia della vittima
Nuove rivelazioni scioccanti che puntano la luce sul caso misterioso della povera Roberta Ragusa, scomparsa nella notte tra il 13 e 14 gennaio 2012.
La perizia psicologica della famiglia Logli
Il settimanale Giallo pone l’attenzione su uno dei casi più misteriosi della nostra cronaca nera, avvolto nel mistero con la sparizione del corpo della povera Roberta dal 2012.
Facciamo un piccolo passo indietro a pochi giorni dalla scomparsa, dove si evince che la famiglia Logli era stata messa sotto perizia psicologica:
“il padre e i nonni dei ragazzi hanno banalizzato il dolore”
Una relazione completa che indica Antonio Logli e il padre convinti di un allontanamento volontario, mentre la madre al contrario pensa sia impossibile abbia lasciato i figli – visto il suo amore incondizionato per loro.
Nonostante questo, la perizia si è concentrata sui due ragazzi:
“la bambina pensa ad un rientro della madre, mentre il ragazzo mostra sofferenza”
Dove avrebbe confidato a suo tempo, di non credere ad un allontanamento volontario della madre. Nel quadro, Antonio Logli per gli psicologi non è spontaneo e trasparente.
Le intercettazioni scioccanti tra Sara e la figlia della vittima “Una marionetta”
Ma quello che spunta grazie al quotidiano Giallo – che sarà in edicola tra pochi giorni – sono le nuove intercettazioni scioccanti, che riprendono le liti tra la figlia della vittima e Sara Calzolaio – amante di Logli e attuale convivente.
Il 24 marzo 2013 il quotidiano pubblica una intercettazione in esclusiva:
“il mio babbo…fa tutte le cose, è diventato una marionetta. tu gli dici cosa devi fare…è la verità”
Una presenza che la bambina vedeva come ingombrante, vedendo una madre scomparsa misteriosamente e il padre che ascolta solo quello che viene detto da questa donna.
Intercettazioni che sono state prese dagli inquirenti e messe in un fascicolo per l’inchiesta di scomparsa. Secondo i giudici la donna sarebbe stata uccisa dal marito, Antonio Logli, condannato a 20 anni di carcere.
L’uomo si definisce innocente e per questo, nonostante la conferma della pena in primo e secondo grado, ha presentato alla Cassazione il suo ricorso.