Gemelle siamesi di due anni sono state separate con un intervento record all’ospedale Bambin Gesù, la storia di Ervina e Prefina che ha commosso tutti.
L’equipe multidiscipinare del Bambin Gesù ha eseguito un intervento unico al mondo: due gemelle siamesi unite per il cranio sono state separate ed ora cresceranno come gli altri bimbi. Le parole di ringraziamento della madre.
La storia di Ervina e Prefina
Le due piccole Ervina e Prefina sono nate il 29 giugno 2018 a Bangui in Centrafrica presentando una situazione molto difficile: erano gemelle siamesi craniopagi totali.
Le due piccole erano infatti unite attraverso il cranio ed avevano in comune sia le strutture craniche che cerebrali.
Tale condizione impedisce alle due bimbe di poter vedersi ma per ovviare al problema sono stati impiegati una serie di specchi.
Le bimbe fin da settembre 2018 vivono a Roma, nell’ospedale Bambin Gesù dove sono giunte dopo che proprio la presidente dell’ospedale le aveva portate.
Mariella Enoc aveva incontrato casualmente in Africa la mamma delle bimbe appena venute alla luce ed aveva deciso di trovare un modo per aiutarle.
L’intervento record a Roma: gemelle siamesi separate
Le piccole che hanno spento due candeline e già dimostrano di avere forti e differenti caratteri, hanno in questi anni affrontato ben 3 interventi.
Il piano dell’equipe multidisciplinare per riuscire a separare le bimbe ricostruendo i delicati vasi che conducono il sangue dal cuore al cervello, è stato approntato con molta attenzione.
La scatola cranica delle piccole è stata infatti ricostruita con tecnologia 3D ed i medici hanno potuto così studiare il caso, come riporta Tgcom24.
Dopo l’ultimo intervento, risalente al mese di giugno 2020, le bimbe sono finalmente separate e dai primi controlli il cervello appare preservato e funzionante.
La mamma di Ervina e Prefina ha voluto ringraziare tutto il personale sanitario che era in sala operatoria, ben 30 persone per un intervento da record: il primo di questo tipo ad aver avuto successo a livello intrenazionale.
La sua speranza ora è che le sue figlie possano crescere normalmente:
“Spero che le mie figlie possano da grandi studiare per diventare medici ed aiutare gli altri bambini”.
Mamma Ermine inoltre vorrebbe poter conoscere Papa Francesco:
“Vorrei che battezzasse le mie bambine”