Delitto d’Avetrana, si ritorna a parlare del caso della giovane Sarah Scazzi, una lettera svela l’identità dell’assassino
Si è ritornato a parlare del Delitto D’Avetrana, l’omicidio che ha visto vittima la piccola Sarah Scazzi. Una storia che ha attirato l’interesse dell’opinione pubblica negli ultimi anni e che ha sconvolto l’Italia intera.
Un omicidio consumato in famiglia e che ancora oggi, a distanza di anni, fa parlare e sconvolgere. Un omicidio inquietante che ha visto protagonista la famiglia Scazzi e la piccola Sarah uccisa a soli 15 anni. Ad essere accusato dell’omicidio in un primo momento, è stato Michele Misseri, lo zio della piccola Sarah, che si è ritenuto colpevole dell’assassino della giovane.
Dopo lunghe indagini, però, gli inquirenti si sono spostati sulla cugina Sabrina Misseri e la moglie Cosima Serrano, entrambe poi condannate all’ergastolo.
Nonostante siano passati anni dalla morte della giovanissima Sarah Scazzi, il 21 Febbraio 2017, la corte di cassazione ha ritenuto colpevole la cugina Sabrina Misseri, la cugina della vittima, ha ritenuto la giovane Sabrina colpevole dell’omicidio volontario aggravato. Ma per Michele Misseri la condanna non è finita, l’uomo padre e marito delle due donne condannate all’ergastolo, ha ottenuto invece 4 anni e 11 mesi di reclusione per occultamento di cadavere e inquinamento di prove.
Michele Misseri la lettera alla mamma di Sarah Scazzi
Michele Misseri si è sempre ritenuto colpevole dell’omicidio della piccola Sarah, con il tentativi di scagionare la moglie e la figlia Sabrina dal carcere, decidendo una volto e per tutto di confessare per l’ennesima volta, di esser stato lui ad uccidere a sangue freddo la giovane Sarah Scazzi. L’uomo ha cercato in tutti i modi di far ricadere la colpa solo su di lui, inviando una lettera a mamma Concetta, nella quale ha chiesto e supplicato il perdono da mamma Concetta:
. ”Cara Concetta – scrive Misseri alla mamma di Sarah – perdonami, perdonami, perdonami per quello che ho fatto a Sarah. Sono stato io. Tua sorella Cosima e Sabrina sono innocenti! Lo capiresti subito se le vai a trovare, non dare retta agli avvocati bugiardi!”.
Una lettera che ha sconvolto ancora una volta l’opinione pubblica e che a distanza di anni, ha riportato ancora una volta a galla la tragica sorte della piccola Sarah.