Omicidio Scazzi ‘Sabrina Misseri è innocente’: dopo 10 anni di carcere l’inquietante rivelazione

Ad anni di distanza dall’efferato omicidio di Sarah Scazzi emerge un’altra inquietante ipotesi sul caso che scagionerebbe Sabrina Misseri da tutte le accuse

Sabrina Misseri innocente, parla l'avvocato
Sabrina Misseri Sarah Scazzi

Un omicidio, quello di Sarah Scazzi che ha letteralmente lasciato lasciato senza parole l’Itala intera. Nessuno poteva pensare che a commettere l’atroce gesto potesse essere stato un parente della povera ragazza, addirittura la cugina, figlia della sorella della madre, che lei considerava quasi come sua sorella, Sabrina Misseri. Ma è andata davvero così? Dopo 10 anni di carcere, emerge una terribile e inquietante versione dei fatti.

Sarah Scazzi, a 10 anni dall’omicidio: ‘Sabrina è innocente’

Franco Coppi, avvocato di Sabrina Misseri all’epoca dei fatti, ammette che la donna è da considerarsi ormai ” l’angoscia ” della sua vita, assieme alla madre Cosima. In un’intervista esclusiva concessa alla testata “Il Foglio”, il difensore di Sabrina Misseri e di Cosima Serrano, infatti, si apre e parla del caso che ancora oggi lo fa riflettere: il caso Sarah Scazzi.

“Ho la certezza assoluta della loro innocenza. Sarei pronto a giocarmi qualunque cosa. Non essere riuscito a dimostrarlo ha rovinato la mia vita di avvocato”

L’avvocato non ha smesso di pensare alle sue due assistite, da troppi anni in carcere immeritatamente, stando alle sue parole:

“Noi difensori non possiamo pretendere di vincere tutti i processi, non deteniamo il monopolio della verità e certe vicende si prestano a molteplici letture, d’accordo, ma nel caso di Sabrina Misseri no”.

Sarah non è stata uccisa da Sabrina Misseri per l’avvocato

Ancora oggi, l’avvocato si dice deluso dal giudizio ottenuto dopo aver deciso di ricorrere alla Cassazione, in quanto, a detta sua, le prove a favore dell’innocenza delle due donne, rispettivamente cugina e zia di Sarah, erano davvero evidenti.

“Questa ragazza sta in carcere da dieci anni: per me è un tormento”.

La Corte di Strasburgo, difatti, ha giudicato il caso ammissibile. Attendono di conoscere l’esito, ben consapevoli che i tempi non siano brevi e non stringano di certo. Dopo di che non gli rimarrà che sperare nella revisione del processo.

Insomma, un caso ancora oggi che lascia perplessi a causa dei tanti punti interrogativi di cui si è circondato. Ci auguriamo che le cose si risolvano per il meglio e che, soprattutto, venga fatta giustizia per questa ragazza che ha peso la vita in modo atroce in tenera età.

 

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