Le procure minorili hanno lanciato l’allarme. I bambini e i ragazzi più vulnerabili hanno abbandonato i banchi scolastici virtuali e reali.
I dati non ci sono. Almeno non quelli del ministero dell’istruzione che non tiene traccia della dispersione scolastica in atto da inizio pandemia. Gli ultimi sondaggi a proposito riguardano il confronto tra il 2017 e il 2018. Ma la tendenza è evidente. Ad evidenziarlo sono stati alcuni procuratori minorili del Paese e Save The Children.
Lascio la scuola
Minorenni che lasciano la dose di istruzione giornaliera insieme al loro contatto (che sia a distanza o in presenza) con il gruppo di coetanei.
La pandemia isola e lo fa soprattutto con gli individui già svantaggiati.
È quanto emerge dal sondaggio dell’associazione internazionale a sostegno dei bambini in collaborazione con Ipsos: il 28% degli adolescenti intervistati ha dichiarato che almeno un loro compagno di classe ha abbandonato gli studi nell’ultimo anno.
Ma un osservatorio privilegiato su una situazione che colpisce coloro che di privilegi non hanno mai goduto, è costituito dalle procure minorili.
Da nord a sud
Tra coloro che hanno chiesto la cooperazione dei dirigenti scolastici c’è Anna Cau, procuratrice capo a Cagliari.
Ne è emerso un quadro dai “numeri impressionanti”, come riporta il Fatto Quotidiano.
Così, per risollevare la situazione, è seguito l’intervento dei servizi sociali, che si stanno occupando di ogni singolo caso.
Ad essere più colpita è stata la scuola superiore di primo e secondo grado. Nelle nuove modalità di didattica online la causa frequente di numerose assenze è il sentirsi soli e non supportati .
In Campagna, l’abbandono scolastico è aumentato. Se Napoli si muove per risolvere la problematica sociale, gli altri comuni non fanno molto.
A raccontarlo è la procuratrice campana Maria de Luzenberger Milnernsheim, che spiega come sia ostica la situazione nel territorio di sua competenza.
Il 2019 aveva portato a 800 abbandoni. L’anno successivo le segnalazioni giunte erano state solo 400.
Il dato l’aveva insospettiva e infatti non rispecchiava la situazione reale.
Così i presidi sono stati chiamati a fornire i numeri reali degli abbandoni. Nel giro di poche le segnalazioni sono state 900, ma sono in crescente aumento.
Anche in Toscana le fughe dagli schermi sono state quasi 900.
In Lombardia non ci sono numeri precisi, ma 13 milioni di euro da investire per il recupero degli studenti che si sono dileguati e di coloro che potrebbero farlo, circa un quarto secondo quanto affermato dall’assessore regionale all’istruzione Melania Rizzoli.