In caso di sospetta positività, l’alunno verrà analizzato dall’Asl, e solo in caso di conferma la classe verrà messa in quarantena.
Si dice molto soddisfatta la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina di quanto fatto per la riapertura delle scuole, tanto che le ansie e le preoccupazioni avrebbero fatto spazio all’emozione.
La Ministra, intervista, ha parlato di diversi argomenti legati alla scuola
La scuola, dopo molti mesi di stop causati dall’attuale situazione pandemica, ha finalmente riaperto i battenti due giorni fa. Nonostante ciò però, sono ancora diverse le criticità da risolvere per la Ministra. Intervistata dal programma “CartaBianca“, la Azzolina ha parlato dell’ordinanza emessa dalla Regione del Piemonte e prontamente impugnata dal governo.
Secondo la Ministra dell’Istruzione la scelta di misurare ai bambini la temperatura a casa è stata a lungo studiata dal Cts, e cambiare adesso, in corsa, le regole stabilite e accettate già da tutte le Regioni sarebbe contro producente.
Per mettere in quarantena una classe non basterà un singolo contagio
La responsabile della scuola. inoltre, si è espressa sulla possibilità di mettere in quarantena le classi in caso di alunno positivo.
“Il bambino viene preso in carico dalla Asl, ma in attesa della positività la classe non andrà in quarantena”.
Secondo la Azzolina, infatti, la sospetta positività di un singolo alunno non è abbastanza per far scattare la quarantena per l’intera classe. Un’altra delle criticità che affligge la scuola in questo momento è la mancanza di personale. Ad oggi, infatti, sarebbero circa 10mila le cattedre vuote.
Anche su questo fronte la ministra fa chiarezza spiegando che ad ottobre si terranno 3 concorsi per trovare nuovi docenti. Per adesso, invece, il governo si sta limitando a contattare diversi supplenti, ad oggi, quest’ultimi sarebbero circa 70mila dopo la convocazione di altri 25mila solamente quest’oggi.