Iniziano in tutte le Regioni d’Italia quest’oggi i test sierologici per il personale scolastico in attesa del rientro a scuola del 14 settembre.
Mancano poco più di 20 giorni alla data fissata per la riapertura della scuola, ossia il 14 settembre. Da quest’oggi, invece, partiranno in tutte le regioni d’Italia i test sierologici per i membri del personale scolastico.
Al via i test
Ad effettuare i test saranno rispettivamente: bidelli, insegnanti e amministrativi. Con questa manovra, sommata alle altre precauzioni, la scuola dovrebbe riaprire senza particolari intoppi.
A disposizione verranno messi ben 2 milioni di test reperiti dal commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri. I prelievi, i quali resteranno facoltativi, dovranno essere effettuati entro il 7 settembre, ossia entro una settimana dalla riapertura della scuola.
Inoltre, in caso di positività di uno di questi test, entro 48 ore scatterà il tampone per confermare o meno la presenza del coronavirus.
Restano ancora dubbi, invece, sulla questione dell’età dei docenti. La maggior parte degli insegnanti italiani è, infatti, over 55 e di conseguenza più a rischio. Finora dato lo smart working il problema del contagio non si era posto, restano comunque tutelati i docenti che soffrono di gravi patologie.
Non viene più considerata l’età, quindi, per essere definito un soggetto a rischio. Secondo le linee guida dell’Istituto superiore di Sanità, infatti, solamente chi affetto da patologie cardiovascolari, immunitarie od oncologiche riceverebbe la cosiddetta “sorveglianza sanitaria eccezionale”.
Tavolo di confronto Ministero sindacati
Tuttavia sarebbe “grave” secondo l’Anief, Associazione Sindacale Professionale, non aver inserito nella predetta formula gli over 55. Ad ogni modo su quest’ultimo tema se ne parlerà al tavolo tra Ministero e sindacati previsto per il prossimo 26 agosto.
Un altro problema del nuovo anno scolastico sarebbe rappresentato dall’arrivo in corso d’opera dei nuovi banchi monoposto. Molti istituti, infatti, non hanno ancora trovato lo spazio necessario a collocarli.
Inoltre si discute ancora in caso di positività. Secondo le linee guida diramate, infatti, non basterà un singolo caso a determinare la chiusura della scuola.