La verità su Serena Mollicone spunta dopo 18 anni di lotta e dolore del padre, intenzionato a non abbandonare alcuna pista. Ecco le novità sul caso
Dopo 18 anni dall’omicidio violento di Serena Mollicone, una verità inaspettata che gela tutti quanti.
Le parole del padre della ragazza uccisa
Il padre della ragazza uccisa diciotto anni fa in provincia di Frosinone non si è mai dato per vinto, convinto che prima o poi tutta la verità sul caso sarebbe emersa.
Il corpo della ragazza è stato trovato in quel bosco, semi nascosto con la testa nascosta e con i piedi legati: un omicidio crudo e l’abbandono del corpo ancora più violento.
La verità sull’omicidio e i rinvii a giudizio
Per l’omicidio della ragazza sono stati richiesti cinque rinvii a giudizio. E’ stato il Procuratore di Cassino a dichiararlo in una nota, con l’inchiesta depositata nei confronti dell’ex maresciallo – Franco Mottola con la moglie Anna e il figlio Marco – nonchè il maresciallo Vincenzo Quarale con accusa di concorso in omicidio.
Per quest’ultimo viene anche messa in evidenza la possibilità di istigazione al suicidio di Santino Tuzi – brigadiere.
Una rivisitazione approfondita da parte dei Ris, con indagini serrate e atti procedimentali revisionati completamente. La Professoressa Cristina Cattaneo – Istituto di Medicina Legale di Milano – ha collaborato insieme ai Ris di Roma definendo che:
“serena mollicone è stata uccisa nella caserma di arce”
Una nota della Procura di Cassino, che proprio oggi ha inoltrato le richieste di rinvio a giudizio per le cinque persone di cui sopra. La ragazza avrebbe subito quindi una spinta:
“spinta contro la porta”
Elemento che combacia con le sue lesioni e la rottura di una porta della caserma. Non solo, c’è anche la perfetta compatibilità anche con i microframmenti rinvenuti sul nastro adesivo (avvolto sulla faccia) e il legno della porta.