La madre di Simon Gautier, il turista francese morto in una scarpata, fa emergere i suoi tanti dubbi evidenziando di essere stata avvisata troppo tardi “Avevo la mappa”
La mamma di Simon Gautier ha rilasciato una intervista esclusiva al Corriere della Sera, cercando di spiegare tutto il suo dolore e dico come avrebbe voluto essere stata avvisata prontamente.
La tragica morte del turista francese
Il turista francese di 29 anni è stato trovato morto in una scarpata, dopo nove giorni di ricerche serrate da parte di amici, genitori, vigili del fuoco – guardia cinofila – droni e volontari della guardia civile.
Il suo ultimo contatto è stato con il 112, dove avvisava di essere caduto accidentalmente durante la sua escursione in solitaria in Cilento ed essersi fratturato entrambe le gambe. C’è una indagine ora in corso in merito ai soccorsi, dove si afferma non siano partiti immediatamente (soprattutto l’elicottero – in volo il giorno dopo dalla chiamata).
Secondo un primo accertamento sul corpo, seguirà l’autopsia per determinare la causa della morte, Simon è morto dopo massimo 40 minuti dalla chiamata ai soccorsi per via di una emoraggia – causata dalla recisione dell’arteria femorale.
L’urlo disperato della madre “Avevo la mappa, sono stata avvisata tardi”
La mamma Delphine Godard ha rilasciato una intervista esclusiva a Il Corriere della Sera, dove ha urlato il suo dolore e fatto emergere i suoi tanti dubbi:
“voglio credere che le ipotesi siano giuste e che mio figlio sia morto subito”
Evidenziando che per lei sarebbe straziante crederlo vivo, ferito e in balia del nulla per tutti quei giorni.
Quello per la quale non si capacita è il perché sia stata avvisata così tardi:
“sono stata avvisata il lunedì alle 17, mentre lui ha chiesto aiuto il venerdì alle 8.57?”
Un figlio organizzato e attento, che aveva anche disegnato la mappa precisa dove ogni passo era pianificato per tempo:
“se ci avessero contattato subito, avremmo dato informazioni preziose”
Non appena ricevuta la triste chiamata, gli amici si sono messi subito in moto e hanno dato informazioni precise su dove potesse essere il ragazzo:
“sapevamo tutto quello che avrebbe fatto”
I genitori sono tornati in Francia, in attesa del corpo:
“voglio ricordarlo vitale, intelligente e felice. Un ragazzo meraviglioso”