Specie a rischio, gli Stati Uniti “allentano” le norme per la conservazione degli animali in estinzione

Gli Stati Uniti, il 12 Agosto, hanno indebolito “l’Endangered species act”, una legge a favore della conservazione delle specie animali.

ani/mals
Specie animali a rischio

In molti, dopo il cambiamento climatico, avevano sperato in una sensibilizzazione dei governi più importanti del mondo: non più solo incentrati sul denaro e le questioni economiche, ma sul mettere in piazza soluzioni umane al problema.

Gli Stati Uniti d’America, fin dal 1973 con la legge Endangered species act, hanno voluto curare la salvaguardia delle specie animali per proteggere soprattutto quelle in pericolo assieme ai loro habitat naturali.

L’indebolimento di questa legge, in vigore dal 1973: le parole di Peter Barnes

Peter Barnes, a questo proposito, può venirci in aiuto con le sue celebri parole:

“Attesta che il diritto delle specie a sopravvivere precede il diritto al guadagno a breve termine del capitale”

Tuttavia, adesso, gli intenti iniziali adesso sembrano vacillare, considerando che il 12 Agosto, il governo degli United States “guidato” dal presidente Donald Trump, ha reso meno rigide le restrizioni di questa legge.

L’impatto antropico, quindi, con l’indebolimento dell’Endangered species act, sarà decisamente “distruttivo” per determinate specie, la cui sopravvivenza già è stata messa più volte in pericolo in passato.

Tra 1 mese queste modifiche alla legge entreranno ufficialmente in vigore

Le modifiche alla normativa verranno applicate ufficialmente il mese prossimo ed è quasi certo che non tutti gli animali sopravvivranno a questo “lieve indebolimento“.

Il cambio di paradigma farà sì che, tra 25 giorni esatti, verranno portate avanti valutazioni di tipo puramente economico. Verranno, pertanto, considerate in particolar modo le entrate perse in seguito al divieto di disboscamento in un particolare habitat, di modo che la conservazione della specie non sarà più solo una questione di umanità, ma di soldi.

Insomma, all’orizzonte non si può certo dire che il cambiamento climatico e la conseguente possibile scomparsa di determinate specie abbia messo in allarme i governi delle nazioni più importanti del mondo, anzi. Sembra quasi che la risoluzione del problema stia man mano slittando verso un futuro incerto.

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