Standard & Poor’s: la recessione economica è già in atto
La celebre agenzia di rating Standard & Poor’s ha lanciato il monito che la recessione economica cagionata dalla pandemia coronavirus è già realtà.
Come riportato da News1 secondo l’agenzia di rating Standard & Poor’s, le limitazioni e le restrizioni porteranno a un “collasso della domanda” e a un’ondata di inadempienze da parte delle società statunitensi e dell’UE.
Recessione economica cagionata dal Coronavirus: si attende un’ondata di insolvenze
La crisi coronavirus porterà ad un’ondata di insolvenze da parte delle società statunitensi e dell’UE.
La crisi coronavirus ha causato il collasso dei flussi di cassa e l’inasprimento delle condizioni finanziarie, associato allo shock dei prezzi del petrolio.
Ciò porterà molto probabilmente a
“un balzo delle insolvenze”,
ha aggiunto Standard & Poor’s.
Si prevede un tasso di default che negli Stati Uniti potrebbe superare il 10% e in Europa avvicinarsi a questo livello nei prossimi 12 mesi.
Morgan Stanley: “Recessione globale, peggio del 2001”
Per l’economista di Morgan Stanley, Chetan Ahya, dobbiamo attenderci
“una recessione globale, i cui danni sono causati dal coronavirus e l’inasprimento delle condizioni finanziarie causeranno uno shock materiale per l’economia globale. Questa volta sarà peggio della recessione globale dell’anno 2001“.
Coronavirus: l’andamento dell’indice S&P 500
L’indice S&P 500 ha iniziato a negoziare a 2.446,8 punti con un aumento del 2 percento e l’indice Nasdaq con un guadagno del 2,1 percento è iniziato da 7,072 punti.
Ad incentivare il trend rialzista degli indici, sono stati efficaci i possibili pacchetti di incentivi finanziari per combattere l’epidemia coronavirus (Covid-19).
Secondo quanto riportato dalla stampa americana, l’amministrazione Trump presenterà al Congresso un pacchetto di circa $ 850 miliardi di incentivi finanziari per alleviare gli effetti dell’epidemia sull’economia.
Il mercato azionario americano ha registrato ieri uno dei peggiori trend ribassisti della sua storia, dopo che Trump ha dichiarato che il pieno controllo dell’epidemia potrebbe aver luogo a luglio o agosto.