Dopo il silenzio sulla morte di Stefano Marinoni, ora i primi risultati dell’autopsia mettono in luce uno scenario terribile sulla vicenda di questo povero ragazzo
Stefano Marinoni è morto sotto un traliccio e l’ipotesi di suicidio oggi è molto lontana visti i risultati dell’autopsia. Ecco cosa è accaduto
La scomparsa e la morte dell 22enne di Baranzate
Il ragazzo di 22 anni ha detto ai suoi genitori che sarebbe andato via per una ventina di minuti tornando per cena. Ma è salito sulla sua macchina, ha nascosto il cellulare sotto il tappetino – spento – e poi si è allontanato da Baranzate senza più fare ritorno.
Era il 4 luglio quando i genitori non vedendolo tornare hanno lanciato l’allarme e gli inquirenti hanno iniziato subito le ricerche di questo giovane ragazzo. Dopo otto giorni lo stesso è stato ritrovato ai piedi di un traliccio morto e il forte stato di decomposizione.
Le indagini sono ancora in corso e dopo una prima ipotesi di possibile suicidio, gli inquirenti hanno voluto vederci chiaro vista la posizione del corpo e le tante incongruenze. Ma in questi mesi non sono arrivati ad alcun risultato.
Un ragazzo tranquillo, lavoratore e felice per aver raggiunto il suo primo obiettivo acquistando un’auto tutta sua. Non aveva segreti o frequentazioni strane. Ma allora perché la sua vita è terminata in questo modo?
I risultati dell’autopsia di Marinoni
Dopo alcuni mesi arrivano i primi risultati dell’autopsia che portano ad uno scenario differente da quanto pensato o ipotizzato. I risultati del medico legale – con la coordinazione e guida dell’anatomopatologa Cattaneo – verranno depositati per gli atti dell’indagine in corso di omicidio volontario.
Sul corpo del povero ragazzo sono emerse numerose ferite da arma da taglio, disposte in varie parti del corpo. Con questo – la già debole ipotesi di suicidio – crolla del tutto.
Il Pm ha disposto che il corpo del ragazzo possa essere restituito ai genitori per avviare la sua sepoltura e per dargli l’ultimo saluto.