Le ultime parole di Stefano Marinoni non fanno pensare ad un gesto volontario così all’ipotesi di omicidio si valuta tutta la sua vita, al setaccio degli inquirenti
Il caso di Stefano Marinoni non è ancora concluso e quello che è successo in quel luogo, sembra non emergere. Ma quali sono state le sue ultime parole?
La tragica morte di Stefano
Era il 4 luglio quando il ragazzo è uscito di casa con la sua amata Smart Bianca, lasciando il portafoglio a casa con il cellulare da subito spento.
Una scomparsa denunciata immediatamente dai genitori con gli appelli sui social e le ricerche degli inquirenti che dopo alcuni giorni lo hanno ritrovato senza vita, sotto un traliccio dell’alta tensione con le chiavi della macchina in tasca.
Il cellulare era stato nascosto sotto il tappetino dell’auto, spento – come se volesse nasconderlo da qualcuno. Nemmeno l’autopsia ha dato i risultati sperati anche se le sue ferite fanno escludere la pista di omicidio volontario – così come le fratture compatibili con dei colpi ben assestati.
Le ultime parole e le indagini
Era quasi ora di cena, quando il ragazzo protagonista di questo fatto agghiacciante esce di casa lasciando le sue ultime parole:
“torno subito, 20 minuti, vado a novate da tre amici”
E allora perché si trovava tra Rho e Arese, dall’altra parte del luogo comunicato per l’appuntamento? Gli inquirenti stanno lavorando su tutte le ipotesi, scavando anche sulla vita del giovane per capire se fosse stato o meno minacciato da qualcuno o portato in una trappola.
Che cosa è successo a questo povero ragazzo?