Emergono le contraddizioni nella versione di Mario Frigerio, ecco le registrazioni esclusive del testimone della strage di Erba, Rosa e Olindo innocenti?
In carcere per la strage di Erba ci sono Rosa ed Olindo ma alcune intercettazioni il dubbio sugli inquirenti, ecco le dichiarazioni a caldo di Mario Frigerio.
Rosa e Olindo in carcere per la strage di Erba
I coniugi Romano, Rosa ed Olindo sono stati ritenuti gli unici responsabili della terribile strage di Erba compiuta l’11 gennaio 2006.
Nella mattanza all’interno del piccolo condominio della cittadina in provincia di Como persero la vita ben 4 persone compreso un bimbo di soli 2 anni, Youssef.
Uno solo il superstite, il marito di Valeria Cherubini, vicini di casa di Raffaella Castagna.
Mario Frigerio scampato alla morte per una malformazione congenita alla carotide che ha reso vano il tentativo di sgozzarlo come accaduto con le altre vittime, è stato il principale accusatore di Rosa ed Olindo.
Ma la prima versione della deposizione di Frigerio sembrerebbe differente, come emerge dai verbali diffusi dal programma “Le Iene”
I dubbi e le contraddizioni nella versione di Frigerio
Ben tre gradi di giudizio hanno confermato la pena all’ergastolo per Rosa ed Olindo Romano ma secondo l’opinione di alcuni esperti del settore il caso non sarebbe chiarito del tutto.
Uno dei dubbi principali sarebbe sollevaro proprio dalle dichiarazioni di Mario Frigerio, che ora è deceduto e non può più essere interpellato.
Nei momenti concitati del post strage infatti, mentre l’uomo si trovava ancora sofferente in ospedale, era stato interrogato dal maresciallo Luciano Gallorini e diede una descrizione particolareggiata dell’autore della strage.
“..Era scuro..non era di qua..olivastro, tanti capelli corti. Di stazza grossa..forte come un toro”
Tale descrizione non pare compatibile con la persona di Olindo ed è allora che il maresciallo Gallorini si spinge più in là chiedendo a Frigerio se quella persona l’avesse mai vista.
“No, non l’ho mai visto…”
Frigerio in seguito però accusò con fermezza Olindo, riconoscendolo anche in aula come autore materiale dell’omicidio e confermò anche in varie interviste di “averlo riconosciuto subito”.
Gallorini in aula disse che Frigerio non aveva mai nominato Olindo ma le registrazioni sembrano smentire questa versione.
I dubbio forte che emerge è se l’eventualità di una manipolazione è realtà come affermato dai due condannati oppure si tratta solo di un equivoco dato dalle precarie condizioni psicologiche in cui si trovava Frigerio subito dopo l’aggressione.