Arriva la richiesta di condanna per il pirata della strada che provocò la strage di Jesolo, causando la morte di 4 giovani.
I genitori delle vittime hanno espresso il loro sconcerto per quella che, a loro parere, sarebbe una richiesta di condanna troppo bassa. In quel drammatico incidente, avvenuto nel luglio dello scorso anno, morirono 4 amici, che rientravano da una serata in discoteca.
L’incidente
Era il 14 luglio dello scorso anno quando in un drammatico incidente sulle strade di Jesolo persero la vita 4 amici, tutti giovanissimi, di età compresa tra i 22 ed i 23 anni.
Le vittime, Leonardo Girardi, Eleonora Frasson, Riccardo Laugeni e Giovanni Mattiuzzo, stavano rientrando a casa dopo una serata trascorsa insieme, quando l’auto su cui viaggiavano finì in un canale.
L’unica sopravvissuta, Giorgia Diral, fidanzata di uno dei ragazzi deceduti, fornì una testimonianza fondamentale per l’identificazione dell’uomo provocò la strage di Jesolo.
di un’altra auto che, correndo a velocità sostenuta, avrebbe fatto una serie di sorpassi azzardati, speronando quella della comitiva di amici.
La richiesta di condanna
Per quello speronamento venne fermato fermato Alin Marius Marinica, 26enne di origine romena, alla guida della Golf grigia, accusato di omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso.
Come riferisce anche Il Gazzettino, la richiesta di condanna per l’automobilista sarebbe di 8 anni. I parenti delle vittime hanno espresso la loro rabbia, per quella che, a loro parere, sarebbe una richiesta troppo bassa rispetto alle accuse.
Il 27enne è infatti accusato di omicidio stradale ed omissione di soccorso.
Il ragazzo era in auto con un amico quando iniziò a compiere dei sorpassi azzardati, fino al tragico speronamento della Ford Fiesta su cui viaggiavano le vittime.
Il romeno, che inizialmente aveva negato ogni responsabilità dell’incidente, ammise le colpe, dichiarando:
“Era meglio se morivo io”.