Lo Stromboli è esploso e la sua rabbia ha già provocato un morto e la fuga dei turisti. Ecco cosa sta succedendo in questi minuti
La furia dello Stromboli con colate laviche ed esplosioni stanno mettendo in fuga tantissime persone: un evento violento mai registrato nella storia sino ad oggi.
La situazione del vulcano Stromboli
Aggiornamento 8.40
La situazione sta tornando pian piano alla normalità, con Vigili del Fuoco e Canadair ancora attivi per monitorare e spegnere alcuni piccoli fuochi presenti.
La maggior parte dei turisti ha preferito andare via per sicurezza, mentre i residenti sono rimasti nonostante la paura.
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Ci sono state violente esplosioni, tra le più forti mai sentite da residenti e turisti, seguite da colate laviche che hanno mandato l’Isola nel panico terrorizzando tutti.
La situazione è sfuggita di mano, con turisti in fuga riparandosi dove possibile come in acqua oppure a casa ma tutti con la stessa voglia di fuggire il più lontano possibile da quell’incubo.
Due escursionisti sono precipitati e sono stati salvati dalla prontezza dei Vigili del Fuoco, mentre un terzo escursionista messinese non è riuscito a salvarsi.
Massimo Imbesi di Milazzo era nella zona con un suo amico di origini brasiliane – ferito – quando la situazione è precipitata da un momento all’altro e nessuno ha potuto fare nulla per lui.
La paura e l’attivazione dell’Unità di crisi
I video che girano sul web sono tantissimi e tutti mostrano scene incredibili, che sono in un film ci potremmo immaginare. L’Unità di crisi è stata attivata con monitoraggio sulla terribile situazione e la gestione di un piano specifico per la coordinazione degli interventi sulla popolazione.
Ginostra, secondo le notizie dei media locali, resta la zona più colpita e la Ingv – Direttore Eugenio Privitera – conferma:
“le due esplosioni sono state tra le più forti mai registrate dal 1985”
Ovvero da quando il sistema di monitoraggio del vulcano è attivo. La stessa ha anche evidenziato che non sono escluse repliche durante la giornata di oggi:
“sono fenomeni imprevedibili, per questo non possiamo fare ipotesi”
La macchina dei soccorsi si è messa in moto sin da subito, grazie anche alle esperienze passate, con coordinamento da parte della Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Forestale.
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