Suarez avrebbe ricevuto le domande sulla cittadinanza prima del test attraverso un file digitale.
Arrivano nuove prove sulla spinosa questione che ha coinvolto l’attaccante ex Barcellona Luis Suarez. L’uruguaiano, infatti, sarebbe stato informato in anticipo delle domande che gli sarebbero state poste al test.
Suarez avrebbe liquidato l’esame in soli 12 minuti
A fare scalpore, inoltre, in particolare, una semplice domanda posta dai docenti dell’Università per Stranieri di Perugia. La prima domanda posta a Suarez durante il test per ottenere la cittadinanza è stata un “semplice” come ti chiami. A portare alla luce la questione è stato il Corriere della Sera, il quale ha pubblicato il pdf inviato a Suarez con le domande da studiarsi in anticipo.
Successivamente alla prima domanda, all’attaccante sono state mostrate due immagini, un cocomero ed un supermercato. Entrambe le foto sarebbero state riconosciute senza difficoltà da Suarez. L’esame è proseguito con la richiesta di pronunciare una città italiana.
Non a caso la scelta del bomber uruguaiano è ricaduta su Torino, città in cui risiede la Juventus, squadra che sembrava intenzionata a tesserare il giocatore. Infine, per concludere l’esame durato solo 12 minuti, qualche domanda personale che Suarez ha prontamente liquidato con:
“Faccio il calciatore e sono da sei anni a Barcellona”.
La Juventus avrebbe mandato i propri avvocati in Procura
La Juventus dal canto suo, coinvolta nella vicenda, ha inviato i propri legali gli avvocati Luigi Chiappero e Maria Turco a Perugia dove incontreranno i pm. Nel frattempo ha provato a giustificarsi il rettore dell’università, Maurizio Oliviero.
“Ho svolto un ruolo istituzionale e ho dato consiglio a un conoscente ma per questo invece sono finito in un tritacarne”.
Oliviero, inoltre, non nega un coinvolgimento della Juventus. Infatti, l’uomo si dichiara tifoso e conoscente di alcuni membri dello staff, da qui, la completa disponibilità mostrata dall’Università verso il possibile neo acquisto bianconero.