Taglio cuneo fiscale in busta paga: estesa la platea di beneficiari.
“Dal 1 luglio più soldi in busta paga per 16 milioni di lavoratori”,
è quanto ha annunciato dal Ministro degli Esteri e leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio.
Grazie al taglio del cuneo fiscale una platea di ben 16 milioni di lavoratori dipendenti potrà beneficiare di più soldi in busta paga, con aumenti fino a 100 euro al mese.
Come spiegato in questo nostro precedente articolo il cuneo fiscale è l’insieme delle imposte versate per ogni dipendente ed è un indicatore utile che consente di stabilire il “costo” di un lavoratore per l’azienda.
Il cuneo fiscale ha un impatto diretto sui lavoratori dipendenti e anche sull’occupazione e sul mercato del lavoro.
Il taglio del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti è un decreto legge del Governo varato a marzo in attuazione di una norma della Legge di bilancio.
Tale previsione normativa ha visto lo stanziamento di 3 miliardi per il 2020 e 5 miliardi per il 2021 per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti.
Di conseguenza, si è potuto estendere la platea dei beneficiari dell’attuale Bonus Renzi 80 euro.
Non sarà una rivoluzione, ma un passo in avanti, sottolinea lo stesso Di Maio.
Il prossimo step
“dovrà essere una grande e ambiziosa riforma fiscale che dovrà interessare tutti, perché il tema delle tasse esiste e va affrontato con coraggio.
È l’unica strada da intraprendere per sostenere famiglie, lavoratori e imprenditori”.
Taglio cuneo fiscale: come funziona il bonus?
Il taglio cuneo fiscale è riconosciuto direttamente in busta paga del lavoratore dipendente per un importo pari a 100 euro al mese.
Per i redditi non superiori a 28mila euro il bonus “rafforzato” è rapportato al numero di giorni lavorativi per le prestazioni rese dal 1 luglio ed è pari a 600 euro in più riconosciuti sugli stipendi del secondo semestre del 2020 e 1.200 euro annui per il 2021.
Per i redditi superiori, fino a 40.000 euro, viene riconosciuta una nuova detrazione fiscale.
Taglio cuneo fiscale, il calcolo
Per procedere al calcolo del taglio cuneo fiscale occorre considerare l’intero reddito imponibile da lavoro dipendente.
I lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 24.600 euro lordi all’anno non sommano le due agevolazioni, ma percepiscono solo la differenza fra i due sgravi.
Questi lavoratori già percepiscono gli 80 euro al mese (960 euro l’anno) se hanno un reddito inferiore a tale soglia, mentre il bonus si riduce fino ad azzerarsi a quota 26.600.
Per coloro che guadagnano fra i 26.600 e i 28.000 euro l’aumento del bonus sarà fino a 100 euro al mese.
I redditi compresi tra i 28.000 euro e 40.000 euro riceveranno il bonus come detrazione fiscale: in questo caso, l’agevolazione è minore all’aumentare del reddito.
Per i lavoratori dipendenti con redditi superiori ai 28.000 euro, il taglio del cuneo fiscale si sostanzia in una detrazione in busta paga, così strutturata:
- redditi da 28.000 a 35mila euro: bonus decrescente da 480 a 80 euro.
- redditi da 35mila a 40.000 euro: bonus decrescente da 80 a 0 euro.
il taglio cuneo fiscale non interessa i lavoratori dipendenti incapienti, ovvero coloro che percepiscono un reddito inferiore a 8.145 euro, soglia al di sotto della quale non si applica l’Irpef.
Taglio cuneo fiscale: in sintesi
Per la platea di lavoratori dipendenti percipienti redditi fino ai 28.000 euro l’aumento effettivo sarà di 600 euro in busta paga.
Per i redditi compresi tra 28.001 e 35.000 euro, l’aumento del Bonus sarà pari a 960 euro, mentre per chi percepisce redditi superiori si applicano importi ridotti all’incrementare del reddito.
In sintesi:
- aumento di 100 euro per redditi fino ai 28.000 euro,
- aumento di 80 euro per i redditi da 28.001 euro fino a 35.000 euro,
- aumento da 80 a 0 euro per i redditi da 35.001 fino a 40.000 euro.