Nessuna mini opera come vorrebbe la Lega, con una lotta tra Francia e Italia per arrivare alla decisione finale
La questione legata alla Tav non smette di aggrovigliarsi e per cercare di trovare una fine a questo gomitolo, la Francia chiede all’Italia di decidere il da farsi.
La stretta sulla Tav
Smentite e divisioni in merito all’opera più chiacchierata e difficile da realizzare di tutti i tempi. Nella giornata di ieri il premier Giuseppe Conte ha smentito – con una nota a Palazzo Chigi – precisando che non esiste alcuna mini opera e non sia mai stato richiesto un ulteriore contributo da parte dell’Italia.
Sempre secondo le dichiarazioni, il contributo aggiuntivo sarebbe stato chiesto dal Mit.
Il sondaggio del M5S
Un’indiscrezione del Corriere della Sera fa sapere che ci sarebbe un sondaggio, da parte del M5S, dove il 70% dei votanti sarebbe favorevole alla realizzazione di quest’opera.
Nonostante tutto, la Francia chiede a questo punto di prendere una posizione netta e decidere come andare avanti visto che anche la mobilità e le normative stanno cambiando.
Le parole di Giorgetti
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Giancarlo Giorgetti della Lega – ha commentato mentre si trovava a New York:
“e’ un investimento importante per tenere legata la nostra italia all’europa”
Aggiungendo che sono mesi di chiacchiere e che che il tutto dovrebbe espandersi sino al Sud, per dare un servizio adeguato agli italiani.
La Francia, dal canto suo, stringe la presa e chiede concretezza per avvicinare i due paesi e per non lasciare l’opera incompiuta – perdendo così moltissimi soldi già spesi e impiegati.