Trump esorta alla “riapertura” degli USA e condivide le linee-guida ai governatori
Sì alla “riapertura” degli Stati Uniti d’America, ma saranno i governatori a decidere quando riavviare le attività e ad allentare le norme restrittive.
Chi può tolga le restrizioni al più presto, ma il governatore di New York proroga fino al 15 maggio tutte le restrizioni e chiusure già in vigore da un mese.
In una conferenza stampa della Casa Bianca, il Presidente Trump esorta i governatori dei vari Stati a “riaprire l’America”.
È necessario rilanciare un’economia devastata dalla crisi indotta dalla pandemia del coronavirus e per fronteggiare l’emergenza economica è il federalismo a prevalere.
Tuttavia, sono ancora troppe le domande critiche lasciate senza una valida risposta:
“come verranno intensificati i test e da dove verranno attinte le risorse aggiuntive per proteggere milioni di lavoratori in prima linea?”.
“Apriamo in modo graduale”,
ha detto Trump.
“Alcuni Stati degli USA saranno in grado di ripartire prima di altri, mentre altri saranno costretti a prorogare il lockdown.
Ora che abbiamo superato il picco in nuovi casi, possiamo sperare nella veloce ripresa della nostra economia in modo sicuro, strutturato e molto responsabile”,
sottolinea il Presidente Trump.
“Ogni stato è molto diverso. Se devono rimanere chiusi, permetteremo loro di farlo. E se credono che sia tempo di riaprire, forniremo loro la libertà e la guida per riprendere rapidamente”,
sottolinea lo stesso Trump.
Crisi Coronavirus, Trump: il piano in tre steps
Le linee guida condivise con i governatori dei diversi Stati degli USA sono volontarie, non obbligatorie: si tratta di una sorta di mappa suddivisa in tre tappe.
I criteri alla base del piano sono ascrivibili ai seguenti: il numero di contagi e la disponibilità di posti-letto ospedalieri, Stato per Stato.
Coronavirus, verso la “riapertura” della California
Il governatore della California Gavin Newsom, che ha delineato un quadro di riapertura, sottolinea che il Presidente Trump permette agli Stati di gestire i propri cambiamenti, a seconda della situazione sanitaria ed economica delineatasi.
Il presidente Trump
“riconosce la differenziazione che esiste e persiste nelle contee, e non solo negli Stati”,
ha detto Newsom, e consente di preservare
“il tipo di specificità a livello da stato a stato”
che può essere adattato a seconda dello stato di emergenza epidemiologica.