Un vero e proprio terremoto quello che sta colpendo in queste ore la sanità piemontese. Corruzione e turbativa d’asta le accuse.
Le Fiamme Gialle stanno perquisendo ospedali ed abitazioni private. Le ipotesi sono di corruzione e gare d’appalto truccate.
Perquisizioni della guardia di Finanza
Turbativa d’asta e corruzione. Sono questi i reati ipotizzati nell’operazione Molosso, scattata nelle prime ore del mattino e guidata dalla Guardia di Finanza. Infatti, come riferisce anche l’Ansa, sono in corso perquisizioni di ospedali, aziende sanitarie e abitazioni private.
In partcolare, secondo l’accusa, nelle suddette aziende si sarebbe perpetrato:
“Un malcostume diffuso, fatto di gare d’appalto truccate e di ipotesi di corruzione all’interno della sanità piemontese”.
Indagate 19 persone
Sono 19 le persone e 5 le società indagate. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno sequestrato conti correnti, rimpinguati grazie alle tangenti di uno degli indagati.
Prima di tutto, l’ipotesi è quella di danni al Servizio Sanitario nazionale a favore di un’azienda piemontese e di un’altra veneta. Quest’ultima si occupa proprio della realizzazione di prodotti e dispositvi medici.
Inoltre, nel mirino delle indagini sarebbero finiti alcuni appalti per la fornitura di camici e divise per medici e infermieri, redatte, secondo l’accusa, per favorire l’azienda veneta.
In particolare, un coordinatore infermieristico dell’ospedale di Alessandria, facente parte della commissione per l’appalto di prodotti ed apparecchiature chemioterapiche, sarebbe stato corrotto per favorire una società.