Emergono le ultime parole di Niccolò Bizzari, il ragazzo disabile morto dopo essere caduto in una buca in piazza Brunelleschi a Firenze
La telefonata al papà, poi la corsa in ospedale e il tragico epilogo: le ultime parole di Niccolò Bizzarri, il 21enne morto dopo una caduta in strada.
La caduta in strada
Era appena uscito dall’Università di Firenze, la Facoltà di Lettere Antiche, Niccolò Bizzarri, il disabile morto dopo essere caduto con la sua carrozzina in una buca di piazza Brunelleschi.
Erano circa le 13.40, come riporta anche La Nazione, quando la carrozzina di Niccolò ha impattato contro una buca della piazza, all’uscita dalla facoltà. Il ragazzo è caduto, battendo la spalla ed il volto sul terreno.
Al momento le sue condizioni non sembravano preoccupanti, anzi, è stato lo stesso Niccolò ad allertare telefonicamente il papà per farsi aiutare.
“Papà, vieni, sono caduto”
sono queste le ultime parole che Niccolò Bizzarri ha detto a suo padre, prima che un’ambulanza lo portasse in ospedale per quella che sembrava essere una caduta senza conseguenze.
Arrivato al nosocomio fiorentino in codice verde per un trauma cranico, Niccolò è morto alle 20.30 per un arresto cardiaco, mentre si trovava sull’ambulanza che lo stava riportando a casa.
Le poesie amate da Niccolò Bizzarri
Su una sedie a rotelle dall’età di 11 anni, Niccolò era uno studente molto attento e preparato. Affetto da una malattia degenerativa, non aveva mai sfruttato quella disabilità a suo favore.
Amava studiare e scrivere poesie, la filosofia antica era la sua passione. Dopo quella maledetta caduta, all’uscita dalla Facoltà, sembrava essere tutto a posto.
La procura del capoluogo fiorentino, dopo quanto accaduto al ragazzo disabile morto, ha aperto un’inchiesta contro ingoti. Lo scorso 2 dicembre le strade dissestate avevano già provocato un’altra vittima: un pensionato di 95 anni era morto dopo essere caduto in una buca della centralissima via Pepi.