L’adolescente, che si trova ora in una struttura protetta, ha raccontato di non sapere dove sia nascosto il corpo della sorella.
L’omicidio sarebbe avvenuto la notte del 1° maggio, quando un video di sorveglianza inquadra la ragazza mentre esce di casa con i genitori.
La storia di Saman Abbas
Tredici minuti, tanto ci è voluto per mettere fine ai sogni di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa da Novellara (Emilia Romagna) dallo scorso maggio.
La ragazza si era ribellata ad un matrimonio combinato. Lo scorso dicembre i genitori le avevano comprato un biglietto aereo per il Pakistan, dove Saman avrebbe dovuto sposare un cugino di famiglia.
La 18enne però, che in Italia aveva trovato un fidanzato, era riuscita a chiedere aiuto ai servizi sociali di Novellara.
Dopo aver trascorso del tempo in una struttura protetta, Saman Abbas era tornata a casa, firmando così la sua condanna a morte.
Dallo scorso maggio, infatti, non si hanno più notizie della ragazza. L’ipotesi degli inquirenti è che la 18enne sua stata uccisa perché ha scelto di non seguire la strada tracciata dalla sua famiglia.
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La testimonianza del fratello
Sono ormai settimane che gli inquirenti stanno cercando il corpo di Saman Abbas nelle campagne di Novellara.
Stando a quanto riferito dal fratello minore, che si trova ora in una struttura protetta, Saman sarebbe stata uccisa dallo zio.
A confermarlo le immagini delle telecamere di sorveglianza, che avrebbero ripreso la 18enne alle 00.09 del primo maggio, seguita dai genitori.
Quella stessa telecamera avrebbe poi ripreso il papà e la mamma rientrare a casa alle 00.22, con in spalla lo zainetto di Saman. Da allora della 18enne si sono perse le tracce.
Il fratello 16enne della ragazza si è detto certo che lo zio l’abbia strangolata.
“Ho visto mio padre piangere”
ha raccontato, parlando di quella notte.