Trump ancora nel mirino del New York Times a pochi giorni dal voto: ha dei conti bancari in Cina da anni e lì paga le tasse.
Il New York Time attacca nuovamente Donald Trump e lo accusa di avere dei conti correnti in Cina dove, a differenza che negli USA, paga le tasse da molti anni.
A pochi giorni dall’election day il presidente subisce un duro attacco alla sua immagine.
Trump, conti correnti in Cina
Il presidente americano non esita mai ad attaccare il suo avversario, Joe Biden, in questa battaglia elettorale. Una delle più recenti accuse che Trump ha mosso contro Biden è l’accordo presunto di quest’ultimo con un magnate cinese per aprire un conto bancario condiviso.
Molti blog conservatori, ma anche Fox News, credono che Biden sia in combutta con la Cina proprio in un momento così delicato della storia mondiale. Tutto il contrario di Trump che invece li combatte Pechino appena ne ha occasione, o almeno così fa sembrare.
Le accuse lanciate da Trump potrebbero ritorcersi proprio contro di lui a causa dell’inchiesta del New York Times. Da mesi si mostra come paladino della lotta contro la Cina per il virus e non solo, le rivelazioni del NYTimes ribaltano la situazione.
L’importante testata giornalistica americana sta portando avanti la sua personale inchiesta sulle tasse di Donald Trump con scoperte compromettenti per il presidente a così pochi giorni dall’election day.
Trump continua a spada tratta la sua guerra a Sleepy Joe ripetendo ai cittadini che senza dubbio il suo avversario democratico venderà gli USA alla Cina comunista. Le ultime rivelazioni del NYTimes però non hanno di certo fatto fare a Trump una bella figura.
Inchiesta New York Times
Ora si aggiunge un altro tassello alle accuse mosse contro il Presidente: Trump è accusato anche di avere un conto corrente in Cina e di pagare le tasse lì piuttosto che nel paese che governa.
Trump avrebbe un conto corrente cinese controllato dalla Trump International Hotels Management Llc. Dal 2013 al 2015 il presidente ha pagato al governo cinese fior di quattrini: quasi 189.000 dollari di tasse quando negli States ha versato soltano pochi dollari.
Un altro curioso dettaglio è stato evidenziato dall’inchiesta del NYTimes: è proprio la Cina uno dei tre paesi esteri dove Trump possiede un conto corrente. Si legge su Repubblica.it che gli altri paesi sono l’Irlanda e la Gran Bretagna.
Le informazioni rilasciate dal quotidiano americano sono ancor più dettagliate e specificano che Trump, proprio durante la sua prima campagna elettorale, tra il 2015 e il 2016 ha stretto una relazione lavorativa con una società cinese molto importante controllata dal governo di Pechino.
Il dubbio ora sorge spontaneo e tutti si chiedono se Trump sia quindi un sostenitore oppure un nemico della Cina.