Valentino Rossi a un bivio, fra un mese deciderà se è arrivato il momento di smettere o se invece potrà continuare a gareggiare.
Riguardo il 2022 sarà dunque “il dottore” che dissiperà i dubbi circa le possibilità se continuare come pilota nel suo team oppure smettere di correre e proseguire la sua professione come manager.
Il futuro di Valentino
Valentino Rossi classe ’79 chiude 17° a Jerez, tuttavia cerca di non perdere d’animo e con un sorriso afferma :
“Bisogna mantenere alta la concentrazione ed essere ottimisti”.
Per quanto i problemi rimangano gli stessi, come riportato anche da Corse di moto, Valentino Rossi continua a lavorare per cercare di vedere la luce, e anche se fa un po’ fatica a sorridere.
Nonostante tutto continua ad essere ottimista.
D’altra parte è nota la sua grande capacità di risolvere e scoprire i problemi delle moto da lui guidate.
Valentino parla chiaro e sarà la maturità raggiunta, il pilota ha ormai raggiunto i 42 anni, e potrebbe risentire della pressione, ma sta seriamente valutando se smettere con le corse in moto e continuare a farlo in automobile.
Le tentazioni in fondo non mancano per un pilota, come il partecipare a Le Mans, o alla Dakar, oppure tentare l’ultima esperienza da pilota all’interno di un team tutto suo.
Leggi anche -> Michael Schumacher: il nuovo inizio del campione
Leggi anche -> Paura per le condizioni Ken umano: è successo tutto all’improvviso- FOTO
Le parole del “Dottore” Valentino
Al debutto l’anno prossimo nella MotoGp, Valentino si sbilancia e dice:
“è difficile che faccia il manager perché dovrei lavorare troppo!”.
Per Valentino Rossi occorre trovare la chiave tecnica:
“Ho provato a prendere punti, ma quando provavo a superare le KTM finivo sempre lungo” .
E aggiunge:
“Abbiamo qualcosa da provare per migliorare un po’. Ci sono problemi con il setting, non riesco a guidare al massimo. Ci serve la chiave tecnica per migliorare questi problemi ed essere più forti e portare la moto al limite”.
Valentino Rossi si è posizionato al ventesimo posto nella classifica del Mondiale con 9 punti, il passaggio dal team ufficiale Yamaha a quello satellite Petronas alla fine è risultato più difficile del previsto.
Dunque dovremo guardare a Montmelò per vedere dove portano le ruote del pilota? Potrebbe davvero essere questa l’ultima spiaggia per il suo destino da pilota.