Sono passati cinque anni dall’omicidio del piccolo Loris e oggi la Cassazione ha deciso il destino di Veronica Panarello
Veronica Panarello ha atteso la sentenza della Cassazione dalla sua cella e ora dopo 5 anni abbiamo la conferma della condanna.
La Panarello accusata di omicidio
Il piccolo Loris aveva solo otto anni quando, quel terribile 29 novembre 2014, sparisce nel nulla per poi essere ritrovato da un passante, morto nei pressi del Mulino Vecchio.
La versione della madre non ha mai convinto e a seguito di indagini e testimonianze, la madre del bambino è stata arrestata con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Durante la prima sentenza le sono stati dati 30 anni di reclusione – confermati poi durante la seconda sentenza.
Lei continua a professarsi innocente, tirando in ballo anche l’ex suocero – Andrea Stival – che è stato scagionato da ogni possibile accusa.
In carcere la donna fa alcuni lavoretti e quando possibile manda i soldi a casa per il secondogenito, che chiede di vedere ed essere “presente” durante la sua crescita.
L’avvocato Villardita è stato intervistato nei giorni scorsi da FanPage per capire come fosse lo stato della donna, definita preoccupata e molto ansiosa per questa nuova sentenza.
Oggi, il verdetto della Cassazione tanto atteso è arrivato!
La sentenza della Cassazione al 21 novembre 2019
La donna accusata di aver ucciso e occultato il cadavere del figlio di otto anni ha atteso il verdetto dentro la sua cella, in televisione. L’ex marito Davide Stival non è presente ed è rimasto a casa in attesa della sentenza.
Sarebbe potuta andare in due modi:
- La conferma dei 30 anni di reclusione
- Oppure l’acquisizione dei documenti e la richiesta di un nuovo processo.
Oggi il tanto atteso verdetto della Cassazione che confermato la condanna per Veronica Panarello a 30 anni di carcere.