Veronica Panarello è stata scortata sino al tribunale di Ragusa per una nuova sentenza. Ecco cosa sta accadendo
A seguito della sentenza per l’omicidio del figlio Loris, oggi Veronica Panarello ne sta affrontando un’altra presso il Tribunale di Ragusa.
L’arrivo della Panarello a Ragusa
Sono passati cinque giorni dalla sentenza in Cassazione per l’omicidio di suo figlio Loris Stival, con la conferma della condanna a 30 anni di reclusione.
Nella giornata di oggi è arrivata a Ragusa scortata dagli agenti di Polizia, con abiti scuri e capelli biondi lasciati sciolti sulle spalle. La ragazza di 31 anni è oggi nuovamente protagonista di una seconda sentenza.
Mentre per quella di Cassazione ha dovuto attendere il responso direttamente in carcere, per questo nuovo processo la sua presenza è stata richiesta al fine di determinare eventuale pena e condanna.
Il processo per calunnia ai danni di Andrea Stival
La giornata di oggi è dedicata alla sentenza per calunnia ai danni dell’ex suocero Andrea Stival. Per capire meglio bisogna fare un passo indietro quando la donna ha accusato l’ex suocero di essere protagonista dell’atroce delitto ma le indagini hanno escluso completamente ogni possibile suo coinvolgimento.
Questa accusa è stata giudicata come calunnia e per questo motivo sanzionata legalmente. Francesco Biazzo – legale di Andrea Stival – evidenzia che questo processo sia necessario anche solo per una questione morale e per la reputazione dell’uomo – notevolmente rovinata da queste accuse dell’ex nuora:
“aspettiamo solo la sentenza, di una situazione cristallizzata nei tre gradi di giudizio”
L’accusa non ha presentato una richiesta di risarcimento danni ma confidano nella decisione di giudici:
“il mio cliente non vede l’ora che tutta la vicenda si chiuda e si spengano i riflettori per riprendersi la sua vita”
Assente Andrea Stival e anche il figlio Davide Stival, che avranno lettura della sentenza al suo termine.